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Intervista alla scrittrice Elena-Ramona Potoaraca

Dopo aver terminato le scuole superiori, Elena-Ramona Potoaraca decide di proseguire gli studi, laureandosi presso la Facoltà di Giornalismo dell’Università “Lucian Blaga” di Sibiu e la Facoltà di Teologia “Andrei Saguna” di Sibiu (specializzazione Lingua Rumena – Teologia). Lavora come insegnante nella scuola primaria e successivamente nell’ambito museale. Nel 2015 parte per Birmingham, dove perfeziona i suoi studi e lavora come assistente didattico.

Elena-Ramona ora lavora come libera professionista nel campo delle terapie olistiche per tutte le fasce d’età. Ha anche tre attestati di istruttrice di danza energetica, di insegnante di yoga per bambini con l’aiuto di storie e di ipnosi terapeutica.

Nell’ottobre 2020 pubblica, come autore indipendente in una piccola tiratura, il primo racconto Sunetele Jucause (I Sogni Giocosi). Collabora con la Casa Editrice Cognitiv di Alba Iulia, Romania, a un progetto in edizione limitata, che comprende un racconto e alcune storie e risorse educative per bambini e adulti, tra cui alcuni diari e dei giochi motivazionali.

Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Elena-Ramona Potoaraca, autrice del libro “Sento, Sogno e… Viaggio!”.

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

 

Quando ero insegnante nelle scuole in Inghilterra, sono entrata in contatto con bambini di diverse nazionalità a cui dovevo insegnare l’inglese. Molti di loro conoscevano solo la propria lingua madre e per me sono stati una sfida. Alcuni bambini erano introversi, altri con problemi comportamentali, linguistici ed emotivi. Non riuscivano a prestare attenzione agli insegnamenti, erano agitati, non erano nello stato d’animo di concentrarsi e per questo, dovevo prima trovare il modo di calmarli per poi poter procedere negli insegnamenti. Ed è così che ho iniziato ad applicare le tecniche di vari corsi di sviluppo personale e altro ancora.

Lavorando prima in piccoli gruppi e poi faccia a faccia, ho portato loro una sensazione di benessere, poi, con l’aiuto delle storie, ho potuto migliorare negli insegnamenti che facevano parte del mio programma. Al Liceo Pedagogico, in Romania, quando esercitavo nelle scuole materne ed elementari, presentavo e esponevo ogni lezione come se stessi raccontando una storia.

Grazie ai bambini, ho iniziato a scrivere racconti 5 anni fa, per poi realizzare storie di meditazione che ho registrato e messo sul mio canale YouTube in lingua rumena. Mi piaceva e mi appassionava molto quello che stavo facendo ed ero sempre più orgogliosa del mio lavoro, notando i risultati raggiunti. I bambini sono stati ispirati dalle mie storie e con le prove di meditazione, la sera si addormentavano più facilmente, dormivano serenamente e, durante il giorno, si sentivano più calmi.

Nel corso di 3 anni ho scritto molte storie che avrei voluto pubblicare in Romania e Inghilterra. Ho cominciato a raggruppare una serie di racconti di varie dimensioni sotto il titolo “Sento, Sogno e… Viaggio”, e a inviarli ai vari editori.  Per 3 anni ho ricevuto solo rifiuti, ma non mi sono scoraggiata e ho continuato a utilizzare le mie storie in un laboratorio dove portavo, ogni sabato, le mie competenze online ai bambini della Romania. Grazie a loro ho realizzato anche racconti commoventi, in cui ho introdotto esercizi di fitness, pilates, yoga, respirazione ed esercizi per il cervello. Dai dialoghi con i più piccoli, ho capito quanto sia necessario ascoltarli, capirli, lasciarli essere se stessi e portarli e guidarli attraverso mondi immaginari  e soprattutto in questo mondo meraviglioso, conoscendone le parti migliori, con tutti i contraddittori di un mondo apparentemente perfetto. Tornando al titolo, il bisogno dei bambini di conoscere le proprie emozioni intime, di esprimerle e di saperle gestire, mi ha portato a pensare alla parola “ SENTO “. Nel vedere come amavano sognare ad occhi aperti e sentire quanto mi raccontavano dei loro sogni notturni, ma anche di quelli che vorrebbero realizzare nella loro vita,  ho aggiunto la parola “ SOGNO “. Per quanto riguarda “ VIAGGIO “, per me è stato facile scegliere questa parola, perché ogni bambino è affascinato da viaggi reali o immaginari, che sviluppano la loro fantasia con l’aiuto delle storie. Facendo un’incursione nel mio intimo, le 3 parole del titolo del mio libro,  fanno parte del mio destino…della mia missione in questa vita.

 

Quando e come nasce “Sento, Sogno e… Viaggio!”?

 

Dopo 9 anni in Inghilterra, sono arrivata in Italia e mi sono trovata un’altra volta in un paese nuovo, senza conoscere la lingua. Per me, la mia venuta qui è stata, ed è, come un miracolo. Le persone rumene e italiane con cui ho interagito erano molto interessate  a  quello che avevo fatto ultimamente.  Da diverso tempo non sentivo alcuna motivazione a scrivere,  perché venivo rifiutata da tutte le case editrici e mi erano state fatte più volte promesse che poi erano cadute nel vuoto.

Una persona cara alla mia anima ha insistito perché facessi qualcosa con le mie storie e così abbiamo iniziato a tradurle in italiano. Stava iniziando una nuova avventura. Ricercando tra le mie opere, ho deciso di puntare su 2 racconti, La Barchetta dell’Amicizia e Il Santiero Luminoso del Futuro, insieme a 5 storie di meditazione, esercizi di fantasia, come mi piace chiamarli. La prima casa editrice a cui li ho inviati è stata Kimerik ed è così che l’avventura è iniziata  e con la traduzione, si è trasformata in un viaggio affascinante.

Non dimentichiamo che non conoscevo la lingua italiana, la capivo ma non la parlavo.

A casa parlavo in inglese e nelle sedute di terapia online, in rumeno.

 

Mi piacerebbe che “Sento, Sogno e…Viaggio“ avesse continuità e venisse pubblicato il secondo volume con altre storie interessanti, che ora aspettano soltanto di essere tradotte.

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

 

Sì, ho diversi account Facebook in rumeno e ora ne ho aperto anche uno in italiano dove voglio promuovere il libro, scrivere di bambini e di tutto quello che faccio e se ci sono persone che sono in risonanza con me, potremmo metterci in contatto e lavorare insieme, per creare bellissimi progetti di impatto per tutte le fasce d’età.

Il mio account si chiama Il Pianeta dell’Immaginazione e questo è il link https://www.facebook.com/profile.php?id=61562594427965

Nell’account personale su Facebook di Elena Ramona Potoroaca  https://www.facebook.com/elena.r.potoroaca/ scrivo e racconto di me stessa, ma non parlo della mia vita personale perchè penso che la vita privata di ognuno vada vissuta magnificamente lontano dagli occhi del mondo.

Negli altri accounts pubblico soprattutto le attività che faccio con i bambini, perché voglio iniziare a lavorare con bambini e adolescenti anche in Italia, per condividere le mie conoscenze con un numero sempre più grande di persone.

Ho anche un account su TikTok e uno su Instagram, dove uso il mio nome.

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

 

Dopo una lunga pausa, ora sono di nuovo motivata a scrivere e questo è dovuto soprattutto alla pubblicazione di questo libro. Mi sono resa conto che è tornata la voglia di scrivere e insieme alla voglia anche l’ispirazione e penso che questa pausa abbia rappresentato un momento importante per crescere e scrivere in modo diverso, con nuove idee, nuovi sentimenti e con nuove visioni dell’Universo interiore ed esteriore.

Adesso sono nella fase di traduzione e spero di riuscire a farlo con quante più storie già scritte possibili. Ho racconti già pronti da far conoscere al pubblico e nello stesso tempo, sono sempre pronta ad utilizzare le mie competenze e la mia immaginazione per creare nuove risorse motivazionali per aiutare i bambini nel loro processo di crescita e nel loro sviluppo intellettuale, emotivo e personale. Per me è  di fondamentale importanza il team con cui collaboro, le persone con cui lavoro. Ringrazio, ancora una volta, la casa editrice Kimerik per la collaborazione e il coinvolgimento nel mio progetto.

 

Riserviamo l’ultima parte dell’intervista a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

 

Sono una persona discreta che si diverte ogni giorno. In 44 anni ho imparato molto e la vita mi ha riservato sempre delle sorprese. Non ho figli. Investo il mio tempo nello studio, nel lavoro con le persone, ma anche nel vivere la mia vita personale come piace a me. Penso di poter riuscire a conciliare la mia vita professionale, con la mia vita privata, in modo equilibrato. Per me è molto importante avere una vita tranquilla, ma intensa. Con questo intendo la possibilità di studiare, di viaggiare, di amare, di fare tutto ciò che la mia anima chiede. Penso che sia importante conoscersi per sapere come stare in una relazione: non avere aspettative, capire cos’è l’amore, non usarsi, rispettarsi ed avere dei valori.

 Ascoltiamo sempre la nostra anima! siamo autentici…

 

Cosa le piace?

La mia grande curiosità per la vita, mi porta a leggere, studiare, ricercare, entrare in contatto con persone interessanti. Amo imparare e essere sempre aperta alle cose nuove. Mi piace osservare la gente per capirla, ma mai per giudicarla. Mi piace lavorare con le persone faccia a faccia per cercare di aiutarle a stare bene e dare loro quanta più conoscenza possibile. Cucino con grande piacere e penso che cucinare sia un’arte e in questo uso molta fantasia e creatività. Adoro guardare film, ascoltare musica, amo i colori e sono affascinata dai vestiti colorati. Amo la natura, l’acqua, il mondo dei musei e tutto ciò legato all’arte. Mi piacciono le pietre naturali. Ho la passione per le piante e per gli animali, che vorrei vedere sempre liberi, felici e mai rinchiusi. Le farfalle sono la mia ispirazione. Mi piace andare scalza, fare sport, meditazione e ultimamente nutro una grande passione per la Neurografica.

Amo la semplicità della vita.

Cosa non le piace?

Non mi piacciono l’ipocrisia, l’ignoranza, la menzogna, la discriminazione, le cose portate agli estremi. Sto lontana da chi usa manipolare e controllare le altre persone. Non vorrei mai vedere persone sofferenti, malate, senza sogni, sole e abbandonate. Non mi piacciono le guerre.

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

 

La cosa più importante per me è essere me stessa, in qualunque luogo e con qualsiasi persona. Sono cresciuta così e la mia famiglia mi ha trasmesso valori fondamentali che custodisco dalla nascita. La famiglia è fondamentale! Anche le persone in generale sono importanti, perché mi sento di capirle e riesco ad entrare nella loro anima sia che siano felici o che siano tristi.

L’importante è valorizzare ogni attimo. Valorizzare la nostra venuta su questa terra e  valorizzare la vita stessa. Credo nell’educazione e nei modelli, e siccome ho avuto modo di apprezzarne qualcuno, vorrei essere anch’io un modello da seguire e da cui  qualcuno possa imparare qualcosa di buono, anche una sola cosa. Siamo un tutt’uno ed è importante imparare gli uni dagli altri, per crescere ed evolversi nel modo più armonioso.

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

 

Non ho un libro preferito, così come non ho un cibo preferito o un colore specifico che mi piace più di altri. Tutto mi ispira e mi aiuta nella mia crescita e conoscenza personale. Ogni libro che leggo mi ispira e negli ultimi anni ho letto libri scritti da grandi specialisti sulla spiritualità, la plasticità cerebrale, il potere del corpo, il bambino interiore, le costellazioni familiari, l’albero genealogico e, naturalmente, storie per bambini. Ci sono troppi libri meravigliosi e sceglierne uno tra loro non mi sembra giusto.

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

Sì, ce ne sono alcuni, ma soprattutto 3 sulla libertà. Cosa siamo noi senza la libertà?

Due aforismi sono di 2 autori rumeni che amo: Petre Tutea ed Emil Cioran, mentre un altro è di Friedrich Nietzsche.

“La libertà dell’uomo è la sua parte divina.” Peter Tuțea

“La libertà assoluta si conquista attraverso l’amore. Perché solo l’amore libera l’uomo dalla sua natura.” Mircea Eliade

“Libertà significa essere responsabili di noi stessi.” Friedrich Nietzsche