Intervista alla scrittrice Emma Serpa
Emma Serpa è nata a Cosenza nel 1979 e svolge con passione la professione di insegnante di lingue straniere. Attualmente vive in giro per il mondo. Con il Ponte Vecchio di Cesena ha pubblicato la raccolta di prose poetiche I volti della donna (2020) e una trilogia di poesie: La stanzetta (2017), Fragole e lamponi (2018), Suoni confusi (2022). E poi quel giorno accadde… è il suo romanzo d’esordio.
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Emma Serpa, autrice del libro “E poi quel giorno accadde…”.
Emma Serpa è una donna calabrese di 45 anni, che ha vissuto per 20 anni in Emilia Romagna.
Una viaggiatrice alla ricerca di nuovi posti da esplorare e scoprire, innamorata della natura e dell’amore.
Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?
- Questa pubblicazione è nata dal desiderio di far conoscere la coinvolgente, appassionante e tormentata storia di Edith.
Quando e come nasce “E poi quel giorno accadde…”?
- “E poi quel giorno accadde…” nasce da una profonda delusione. Mi sono sentita tradita in tutti i modi in cui una donna possa esserlo e così un pomeriggio di un agosto, sotto una forte scarica di adrenalina ho iniziato ha sfogare tutta la mia rabbia scrivendo, riuscendo così a guardarmi dentro esplorando le parti più nascoste che io stessa non conoscevo.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
- Sì, certo. Ho un profilo instagram che è emma_serpa_79 e una pagina facebook emma serpa e la poesia
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
- Sì, ho appena iniziato un nuovo progetto letterario. E’ vero che per scrivere ci vuole la giusta ispirazione ed è altrettanto vero che se togli la “penna” ad una scrittrice e come se le togliessi l’aria dai polmoni.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
- Sono un’insegnante di lingue straniere in una scuola secondaria di secondo grado e mi occupo, nel mio piccolo, di prevenzione contro la violenza sulle donne attraverso spettacoli e conferenze rivolte soprattutto ai giovani.
Cosa le piace?
- Mi piace essere circondata da persone sincere, entusiaste della vita, libere! Persone che non hanno paura di esprimere il loro essere, si mostrano nella loro più completa integrità senza il timore che la società possa provare a “distruggerle”.
Persone che non hanno paura di esprimere il loro essere, si mostrano nella loro più completa integrità senza il timore che la società possa provare a “distruggerle”.
Cosa non le piace?
- Non mi piacciono, invece, le persone che concentrano tutta la loro vita sul mondo dell’apparire. Provo compassione per loro, perché quando capiranno che la vera essenza della vita sta nell’essere si ritroveranno “vuote”.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
-
Nella mia vita reputo fondamentale l’appoggio della mia famiglia.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
- Il libro più bello che ho letto negli ultimi tre anni è “L’ amore che mi resta” di Michela Marzano.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
- Sì, il mio motto è: “Tutto arriva per chi sa aspettare”.