Intervista alla scrittrice Laura De Menech
Laura De Menech è una scrittrice specializzata in Filosofia Teoretica e Orientale. Autrice di saggi, racconti, poesie e romanzi, ha al suo attivo sedici premi letterari nazionali e internazionali. Ha pubblicato: Le ragioni del Nulla (GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 2017), Ipazia d’Alessandria – Quando la religione uccide (GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 2017), Quel che resta di me (GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 2017), Nella sabbia del Tempo (Casa Editrice Kimerik, 2019), La formula perfetta – la vita, il Genio, la scelta di Ettore Majorana (Casa Editrice Kimerik, 2019), Cuori erranti (Casa Editrice Dantebus, 2022).
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Laura De Menech, autrice del libro “La danza dei mondi”.
Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?
A volte si fanno errori così assurdi che, con il senno di poi, ci sembra impossibile essere stati
proprio noi a commetterli. E invece, dobbiamo ammettere, purtroppo, e farcene una ragione, che
pure noi possiamo cadere anche per una sola volta nel tranello della stupidità.
E questa è la storia di questo libro, “La danza dei mondi” che, ahimè, proposi, su consiglio di un
amico, a una Casa Editrice che non è proprio degna di definirsi tale.
Questa, una volta letto il manoscritto, non mi consentì neppure di mantenere il titolo che avevo
scelto perché, dall’alto della sua competenza in materia, mi disse che non era possibile. Optai quindi
per un titolo di scorta, “Eterni ritorni” che, a dire il vero, non mi ha mai convinto del tutto.
Mi resi subito conto, con orrore, che mi trovavo di fronte a degli incompetenti sotto ogni punto di
vista, dalla correzione della bozza, alla stampa finale del libro.
Il risultato fu un vero e proprio disastro. Quando aprii lo scatolone che mi era stato recapitato con i
miei libri freschi di stampa, ricordo solo che urlai…
Non aggiungo altro.
Quando e come nasce “La danza dei mondi”?
Questa mia ultima opera nasce con il compito di trasmettere al lettore la bellezza della Sapienza
antica e del pensiero orientale: il sottotitolo “Mʋστikòϛ Kóσμoς”non è quindi un caso, ma vuole
sottolineare un mondo di conoscenza nascosto, prezioso, ricco di saggezza. I dialoghi sono stati
creati per valorizzare la Filosofia orientale che io amo da sempre, come pure il pensiero di uno dei
miei filosofi preferiti, Giordano Bruno, il cui messaggio io considero essere di primaria importanza.
Vorrei che i lettori ricordassero che questo grande filosofo venne arso vivo dall’Inquisizione nel
1600 solo per aver detto la Verità, scomoda allora, come adesso, ai potenti.
Ma questa è anche la storia di una ragazzina di diciassette anni, Camille, che fatica a vivere
serenamente, e a trovare il suo posto nel mondo a causa del suo buon cuore e della sua estrema
sensibilità. La forza di affrontare la vita non le verrà data dalla sua famiglia o dalla società in cui
vive, ma da quel mondo che la civiltà occidentale ha sempre relegato al ruolo di “fiaba” o,
addirittura, condannato come qualcosa di negativo.
Ha un profilo social? Ci vuole dare il suo domicilio virtuale?
Certamente! Io sono su Facebook con il nome di Laura Hart e su Instagram come laura_j_hart.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
In realtà, io scrivo sempre, è la mia vita. In questo momento sto raccogliendo materiale per un
nuovo libro di saggistica. Sicuramente, mi troverete seduta in qualche caffè concentrata sul mio
quaderno, penna stilografica e cappuccino! Mi raccomando… fate finta di non vedermi!
Conosciamo meglio l’Autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Il mio mondo è piuttosto semplice: lavoro solo il mattino (devo pur mantenermi!), e il resto della
giornata lo dedico alla scrittura, alla lettura, alla mia casa e ai miei due gatti, Darren e George,
viziati e coccoloni. Dimenticavo… pianifico anche i miei viaggi che per me sono vitali.
Cosa le piace?
Adoro viaggiare: ho avuto la fortuna di girare quasi tutto il mondo, e questo mi ha permesso di
custodire ricordi straordinari.
Amo inoltre la Natura, gli animali e le virtù rare come il rispetto e la buona educazione. Mi piace
inoltre nuotare essendo una frequentatrice assidua della piscina della mia città.
Cosa non le piace?
Detesto la maleducazione perché sono convinta che se avere un cervello piccolo è una disgrazia,
essere cafoni è una scelta. E questo lo trovo imperdonabile.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Credo che la stabilità emotiva e la serenità di una persona derivino principalmente dall’avere
accanto a sé qualcuno che ci ami, che ci sostenga sempre e che ci accetti per quello che siamo.
In realtà tutto questo dipenderebbe unicamente da noi, dalla nostra consapevolezza di esseri
individui completi, ma è molto difficile da realizzare, e per questo motivo siamo sempre alla ricerca
di qualcuno al nostro fianco.
Credo che riuscire ad essere sé stessi in qualsiasi situazione, indipendentemente dalla presenza o
meno di qualcuno che ci approvi, sia il dono più prezioso. Significa che abbiamo finalmente
compreso che non ci manca nulla e nessuno per essere felici. E non dimentichiamo che, se siamo
pure in buona salute, non possiamo pretendere altro!
Il libro più bello che ha letto negli ultimi tre anni?
Leggo molto e, per questo motivo, trovo difficile dare una valutazione.
Da sempre, il mio scrittore preferito è Stephen King, che ha saputo tenermi incollata alle sue pagine
sin dalla mia infanzia e dal quale ho imparato molto. Quindi, voto massimo a tutti i suoi libri!
In questi tre anni ho scoperto, per esempio, Kent Haruf e, devo ammettere, mi sono piaciuti tutti i
suoi libri; ho scoperto inoltre alcuni autori giapponesi che mi hanno colpito per la loro scrittura
profonda e delicata.
Tre anni sono lunghi… ho letto molti libri: Cesare Pavese, che adoro, così come molte opere di
saggistica, quindi molti testi di Filosofia, la mia materia.
Devo ammettere, però, di aver scoperto una scrittrice francese a cui devo inchinarmi per la sua
bravura: Valérie Perrin. Il suo libro, “Cambiare l’acqua ai fiori” è strepitoso, e molto bello anche il
suo “Quaderno dell’amore perduto”. Una scrittrice eccezionale.
Non vorrei tralasciare Melania G. Mazzucco con il suo libro “La lunga attesa dell’angelo”, il cui
stile è, semplicemente, perfe