Interviste agli scrittori

Intervista alla scrittrice Pina Corso

Nata a Misilmeri (PA) nel 1943, Pina Corso ha vissuto un’infanzia difficile tra le mura di un collegio salesiano per tre anni. Ha frequentato la Scuola Professionale Einaudi e successivamente ha conseguito il diploma di perito commerciale e frequentato l’università, senza però giungere al traguardo della laurea per via della malattia del figlio. A diciannove anni è impiegata presso I’INAIL di Palermo, dove ha lavorato per circa trentasei anni. Andata in pensione giovane, da subito ha abbracciato il volontariato e frequentato i corsi diocesani di teologia di base. Sposata con Saro per cinquantasei anni, ha un figlio che, purtroppo, a diciotto anni e mezzo è volato in cielo, a causa della distrofia muscolare progressiva. Dopo la sua morte ha incominciato a scrivere poesie ed è giunta al suo quarto volume. I temi trattati, fondamentalmente, sono quelli dell’amore puro, in tutte le sue sfaccettature, nonché di altri sentimenti che fanno parte del bagaglio umano. Volutamente, per alleggerire il volume e stimolare la curiosità, si è cimentata in acrostici sia in lingua italiana che in dialetto siciliano, sperando di fare cosa gradita al lettore.

Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Pina Corso, autrice del libro “Oasi poetica”.

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

Dopo la morte dell’unico mio figlio, Tonino, avvenuta nel 1985 all’età di 18 anni, ho incominciato a scrivere poesie per dare sfogo al mio immenso dolore. Così ho composto il mio primo libro di poesie intitolato “RAGGIO Dl LUCE” e a seguire, ‘BAGLIORI D’INFINITO” e “SOFFI DELL’ANIMA” editore kimerik. Infine, sempre con Kimerik, “OASI POETICA”. Come può rilevarsi dai titoli dei libri, c’è sempre il medesimo filo conduttore: l’amore esplosivo di una madre che soffre per la dipartita del figlio e quello per mio marito, Saro, che mi ha sostenuto per lunghi anni col suo grande amore, direi, paterno ma anche coniugale. Coprendomi di infinita comprensione, tenerezza ed amore incondizionato, riuscendo persino a farmi superare il distacco terreno da mio figlio. Mi ha anche aiutato a inserirmi in un contesto associativo di volontariato, divenendo co-fondatrice, insieme a lui ed altri genitori, della U.I.L.D M. SEZIONE Dl PALERMO, alla quale intendo destinare il ricavato di questo mio libro. Grazie a tutti coloro che lo compreranno.

Quando e come nasce “Oasi Poetica”?

Quest’ultimo libro “Oasi Poetica” altro non è che la continuazione dei miei precedenti volumi, ma permeata da una luce interiore che proviene dall’alto e che mi fa vedere come la sofferenza vissuta nella fede in Dio, acquisti nuova forza per superare le dure prove della vita. Certo, la sofferenza permane, il vuoto non si colma, ma la speranza che i nostri cari vivono in un mondo migliore dove non ci può essere tristezza e sofferenza, è la giusta carica, che può dare energia vitale e vero senso alla vita di quaggiù.

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

Non ho alcun profilo sociale e il mio domicilio virtuale è “Oasi Poetica”.

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

 

Attualmente non ho progetti futuri data la mia età (80 anni), ma se sarò ispirata sono sempre pronta a scrivere i miei versi e condividerli. Parlo di ispirazione che è alla base dei moti interiori che spingono il poeta a esternare i propri sentimenti. Una piccola confidenza per molti sarà una banalità. Nel. lontano anno 1986 facevo un sogno speciale. Eravamo nel periodo pasquale. Sogno di essere in mezzo a una folla che seguiva Gesù al calvario portando la croce. Sembrava cercarmi per darmi qualcosa. Mi trova e tocca le mie mani, dicendomi: questo è un dono. E da quel giorno incominciai a scrivere a fiumi A prescindere che si trattava di sogno, da allora non mi sono mai fermata, pensando di far bene, con i miei versi, a me stessa e al prossimo perché, il dono di scrivere non è solo per me, ma anche per gli altri che possono trarne beneficio e vivere meglio, qualunque sia la sofferenza.

Concludo: la vita è un dono di Dio e questo dono va condiviso con gli altri nell’ottica che solo l’amore può salvare il mondo.

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

Volentieri. Terminati gli studi, ho trovato lavoro presso I I INAIL, facendo la gavetta. Prima dattilografa, poi impiegata di concetto e infine sono stata collocata nella fascia che precede quella dirigenziale (coordinatrice). Il lavoro, qualunque esso sia, mi ha sempre appassionato e lo svolgevo con scrupolosità e onestà, consapevole che col mio lavoro servivo oltre I I INAIL una particolare utenza di persone. Intanto trovavo la mia anima gemella, con cui ho vissuto ben 56 anni piacevolmente, supportandoci vicendevolmente e condividendo in pieno gioie e dolori. Vado in pensione a 55 anni e 36 di servizio. Ancora giovane, da subito mi sono dedicata al volontariato, prendendomi cura dei ragazzi disabili assistiti dalla U.I.L.D.M. SEZIONE Dl PALERMO. di cui insieme a mio marito e altri genitori, sono stata co-fondatrice.

Cosa le piace?

La vita serena e tranquilla, in pace con tutti. Fino a qualche anno fa mi piaceva molto viaggiare e visitare sia i santuari d’Italia che quelli di oltre confine. Ma ora non posso più per via degli acciacchi propri della vecchiaia. Mi piace essere in

contatto con gli amici e parenti e raccontarci le varie vicissitudini.

Cosa non le piace?

Non mi piace la vita mondana. Non amo la falsità, l’arroganza e i modi poco rispettosi del prossimo.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale

Per me sono molto importanti le relazioni umane e soprattutto aiutare chi è nel bisogno, dando conforto e, se posso, aiuto anche materiale.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

A dir vero, la lettura mi stanca un po’ e preferisco ascoltare buona musica, vedere un bel film carico di emozioni, far compagnia a chi è sola o in casa di riposo per anziani. mi piaceva molto leggere Dante, Pascoli, D’Annunzio e i poeti classici. Oltre a brani biblici e alla vita dei Santi.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla

Affetto, amore e rispetto, vanno sempre a braccetto.