Interviste agli scrittori

Intervista alla scrittrice Rosaria Micale

Rosaria Micale è nata a Salemi (TP) il 22/09/1958, ma è originaria di Capo d’Orlando (Me) dove attualmente risiede. Laureata in Filosofia presso l’Università di Palermo, nel 1986 inizia a Milano la sua carriera di insegnante di lettere nella scuola secondaria di primo grado. Attualmente insegna nell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Capo d’Orlando. Ha partecipato a diversi concorsi di poesia ottenendo premi e riconoscimenti. Nel 2007 ha pubblicato il libro di fiabe Il giardino di Petra (Yorick editore). Nel 2014 il romanzo fantasy Il bambino che raccontava le favole (Yorick editore). I libri sono stati oggetto di lettura in diverse scuole del comprensorio nebroideo.

Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Rosaria Micale, autrice del libro “La luminaria delle memorie”.

 

 

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

 

Ho scoperto che mi veniva naturale scrivere e inventare storie quando ero una ragazzina. Conservo ancora un raccontino scritto su un quaderno che risale a quando avevo circa dodici anni e da allora il piacere di scrivere, unito a quello per la lettura non mi ha più lasciato. Nel tempo poi mi sono dedicata alla poesia che ancora curo, scoprendomi ultimamente forse più portata a comporre in vernacolo. Un altro genere in cui mi sono cimentata è stato quello delle fiabe e della narrazione fantastica e così sono nati due libri: ”Il giardino di Petra” che è una raccolta di fiabe e il romanzo “Il bambino che raccontava le favole”, ambedue pubblicati dalla casa editrice Yorick e per finire, il mio ultimo lavoro” La luminaria delle memorie” appena pubblicato dalla casa editrice Kimerik.

 

 

 

Quando e come nasce “La luminaria delle memorie”?

 

Nella mia scrittura la memoria ha una funzione molto importante.

La memoria del passato sia di quello più lontano che del più recente, non deve andare perduta, perché essa ci parla della vita.

Anche le memorie dei personaggi letterari non sono altro che specchi di esistenze nelle quali spesso ci ritroviamo.

E andando di memoria in memoria, di ricordo in ricordo, la storia di vita di diversi personaggi che si incontrano nel mio libro, alcuni reali e altri inventati, mi hanno ispirato e indotto a scrivere questo mio libro.

L’idea del libro era nata diversi anni fa e prevedeva una storia diversa. A mia madre piaceva molto parlarmi dei suoi ricordi giovanili e spesso ci ritrovavamo a guardare le antiche fotografie della sua famiglia.

Una di esse in particolare aveva suscitato il mio interesse, quella di una sua giovane zia che ai primi del Novecento era partita per l’America, ma la sorte con lei purtroppo non fu benigna, dato che scomparve senza lasciare alcuna traccia di sé. Io con questo libro ho voluto restituire a questa donna di nome Nunziata la dignità della memoria.

La luna, la mia luminaria, è la luce che nella notte accende i ricordi dando nuova vita alle memorie dei diversi personaggi che man mano si incontrano nella storia ricca di storie. Per scrivere il libro ho impiegato tre anni, portando anche emozioni reali scaturite dalla mia esperienza personale.

 

 

 

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

 

Si. Ho una pagina  Facebook e su Instagram.

 

 

 

 

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

 

Ho un nuovo progetto a cui da poco tempo ho iniziato a lavorare, ma non so proprio che piega prenderà. Mi piace farmi sorprendere dai personaggi che di volta in volta si presentano. Sono loro che raccontano e che mi prendono per mano guidandomi durante la stesura.

 

 

 

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

 

Sono insegnante di lettere della scuola secondaria di primo grado dell’I.C.” Giovanni Paolo Secondo” di Capo d’Orlando (Me).Sono sposata.

Per diletto mi dedico alla fotografia. Amo la natura, andar per boschi e adoro gli animali. Mi piace molto viaggiare, conoscere nuove realtà. Infine fare delle buone letture, la narrativa in particolare.                                                            

 

 

 

 

Cosa le piace?

 

La gentilezza, l’armonia del creato, la bontà d’animo. La pace.

 

 

 

 

Cosa non le piace?

 

Detesto ogni forma di violenza e la mancanza di umanità.

Le ingiustizie e l’indifferenza.

 

 

 

 

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

 

Essere a posto con la mia la coscienza.

Tenere sempre in considerazione le persone, i miei alunni in modo particolare.

 

 

 

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

“Un amore” di Dino Buzzati e l’ultimo di Ruggero Cappuccio

”La principessa di Lampedusa”

 

 

 

 

 

 

 

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla? “Non sono niente, non sarò mai niente, non posso voler essere niente.

A parte questo ho dentro di me tutti i sogni del mondo.

Fernando Pessoa.”