Intervista alla scrittrice Sonia Pangallo
Sonia Pangallo vive a Reggio Calabria. È dottore di ricerca in “Biologia applicata ai sistemi agroalimentari e forestali in ambiente mediterraneo”. Nonostante la carriera lavorativa prettamente incentrata sul campo scientifico, suggellata da diverse pubblicazioni di rilievo nazionale e internazionale, ed esperienze di ricerca scientifica in Spagna e in Israele, è sempre stata affascinata dalla letteratura, dalla poesia e dalla scrittura. Da qualche anno cura, per conto di un’associazione culturale reggina, NAOS, Arte&Cultura, una rubrica di divulgazione scientifica, intitolata Sulle orme di Piero Angela, essendo un’ammiratrice dello scomparso. Nel 2007, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Chiudendo gli occhi, con la Casa Editrice Kimerik. Ha partecipato a diversi importanti concorsi letterari nazionali, conseguendo premi e menzioni di merito: La delusione, IV classificata al Concorso Ingenium Volat, liber manet: vivi il libro d’artista, anno di pubblicazione 2023. Senza Petali, III classificata al Concorso Ingenium Volat, liber manet: vivi il libro d’artista, anno di pubblicazione 2020. Notte, Carthago Editore e vincitrice di “nota di merito” al Concorso Ingenium Volat, liber manet: vivi il libro d’artista, anno di pubblicazione 2019. Domani, in Habere Artem, Autori Vari, vol. XVII, Aletti Editore, anno di pubblicazione 2015.
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Sonia Pangallo, autrice del libro “È stato solo inverno”.
Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?
Questa pubblicazione nasce dal desiderio di mandare un messaggio di speranza e di rinascita. Ma affinché la rinascita sia possibile, è necessaria sempre una buona dose di coraggio!
Vorrei consentire al lettore, attraverso il mio romanzo, di immedesimarsi in una dimensione immaginaria, in cui sono possibili scelte e soluzioni difficilmente realizzabili, a volte impossibili, per alcuni, ma assolutamente realizzabili per i più coraggiosi che decidono di vivere una vita intensa e passionale. Inoltre, voglio mettere in risalto l’importanza della fede cristiana a cui ci si può ancorare soprattutto nei momenti più torbidi che la vita mette davanti.
Quando e come nasce “È stato solo inverno”?
Nasce parecchi anni fa, ma è rimasto sempre sotto forma di bozza, fin quando, ahimè un grande dolore personale, mi ha indotta a trasformare la sofferenza in bellezza ….Credo che ogni scrittura, anche la più “anonima” , come magari è il mio romanzo, possa trasmettere qualcosa di bello!
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Si. Sono semplicemente “sopangallo”…. E ho molti followers!!!!!!
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Scrivo spesso…. Soprattutto poesie. E magari tra un paio d’anni ritornerò con un nuovo romanzo…Me lo auguro! Ho già in mente qualcosa…
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Del mio mondo lavorativo ne abbiamo già scritto in precedenza. Aggiungo solamente che sono Docente di Scienze naturali, chimiche e biologiche nelle scuole secondarie di II° grado.
Il mio mondo privato è caratterizzato dalla mia famiglia che amo tanto ed in particolare da tre G: Giuseppe, Giuseppe e Gaetano. Non dimentichiamo il gatto Melo. E poi, pochi amici ma buoni. La mia casa è il mio nido!
Cosa le piace?
La mia routine… la mia casa … i miei sogni…
Cosa non le piace?
L’incertezza ed il non essere una persona paziente.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Che le persone che amo stiano bene.
Il lavoro.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
“Cose che succedono la notte” di Peter Cameron.
Un romanzo buio, tetro….che fa fare i conti con quello che siamo realmente!
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
“ La passione in tutto. Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi. Non ho mai tregua”, di Gabriele D’Annunzio, che ho scoperto essere del segno dei pesci, esattamente come me….
P.S. L’ho inserita anche nel romanzo. Mi rappresenta davvero tanto!