Interviste agli scrittoriUltime 10 interviste

Intervista allo scrittore Antonio Manica

Antonio Manica è nato a Napoli il 4 giugno 2003 e vive a Villa di Briano (CE). Ha conseguito il diploma di maturità scientifica nel 2022. Fin da piccolo ha una propensione per la scrittura, e negli anni del liceo si è appassionato alla letteratura latina e alla filosofia. Scrive poesie. La scrittura è lo strumento attraverso il quale esprime il suo mondo interiore e comunica le sue emozioni più profonde. Ha scritto numerose poesie, alcune delle quali faranno parte della raccolta I Poeti di via Margutta edita da Dantebus. L’opera è in corso di pubblicazione.


Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Antonio Manica, autore del libro “Il momento dell’io”.

 

Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?

 

Sono giunto a questa pubblicazione in quanto era forte in me il desiderio di esprimere me stesso e il mio pensiero e donarlo agli altri, per condividerne emozioni e punti di vista.

 

 

Quando e come nasce “Il momento dell’io”?

 

Il momento dell’io nasce da un lavoro di forte introspezione, lavoro che ho fatto con me stesso. Inoltre per me l’io ha un valore enorme, in quanto ci caratterizza e allo stesso tempo ci rende unici nel nostro soggettivismo, dove forse solo in questo caso siamo liberi di essere noi stessi.

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

 

Sì, ho un account Instagram: manica.antonio

 

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

 

Si, in questo momento sto continuando a scrivere poesie e pubblicherò’ un libro di 40 poesie con un’altra casa editrice. La poesia è il mio modus operandi per far uscire tutto ciò che ho dentro, ispirandomi a vari elementi che rendono la mia poetica multiforme.

 

 

 

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato

 

Durante la mia breve vita ho avuto a che fare con perdite familiari e dolori psicologici, che in questi anni mi hanno frenato dal continuare gli studi, ma nonostante questo sono speranzoso e fiducioso che io possa risbocciare come un fiore e riprendermi la mia giovinezza.

 

 

Cosa le piace?

 

Come caratteristiche umane amo l’empatia, la leggiadria, la simbiosi e amo le persone che immettono in me purezza. Sono molto affascinato dai classici latini, che danno insegnamenti preziosi che arricchiscono sia il bagaglio culturale sia il nostro spirito.

 

 

Cosa non le piace?

 

Non mi piacciono le convenzioni, le maschere, i conformismi e non mi piace la chiusura mentale, si deve sempre essere aperti anche al diverso, che per me è comunque una caratteristica che ci rende unici.

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

 

 

Reputo fondamentale alla base di tutto l’educazione, il rispetto della famiglia e reputo fondamentale proprio la filosofia e la poesia, arti che ci permettono di conoscere noi stessi, ma anche gli altri.

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

Il “De tranquillitate animi” di  Seneca, filosofo da me amatissimo, dove lui ammaestra Lucilio per cercare la serenità interiore, proprio ciò a cui miro con il mio filosofare.

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

 

Il mio primo aforisma lo scrissi a 16 anni ed è “La vita è uno sprazzo di luce in un’ immensità tenebrosa”. Infatti penso che, nonostante sembri un’ aforisma pessimistico, esso rifletta anche la crudezza della vita, ma sempre con la volontà di ritrovare quella luce.