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Intervista a Arianna Basile, autrice del libro “Quando ricordo chi sono”

 

Arianna Basile nasce nel 1997 e cresce a San Cipriano d’Aversa in provincia di Caserta. Appassionata di lettura sin da bambina, scrive migliaia e migliaia di parole. Alcune si sono trasformate in un libro. Ispirata dalla vita e dall’amore. Intende fare della scrittura il suo lavoro e non soltanto la sua passione. In copertina: Luce di sole di Salvatore Tornincasa 

 
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Arianna Basile, autrice del libro “Quando ricordo chi sono”. 

 

 

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione? 
La pubblicazione è stata la conseguenza di numerosi eventi. La scrittura è la mia passione da sempre, sin da quando ho memoria. Negli anni l’ho sempre coltivata. Partendo dal primo diario fino a pubblicare i miei pensieri su un blog online dove all’epoca (circa 5/6 anni fa) riscontrai un discreto seguito. Poi, grazie anche ad un percorso terapeutico che ho avuto la fortuna di intraprendere con il dott. Elpidio Cecere, ho maturato sempre più l’idea che questa mia grande passione potesse diventare potenzialmente il mio lavoro. E così, lavorando insieme su questo aspetto, si è concretizzata sempre più l’immagine di me in qualità di scrittrice.  

 

 

 

Quando e come nasce “Quando ricordo chi sono”? 

 ‘’Quando ricordo chi sono’’ nasce poco prima di Natale ‘22. Ero a letto ed erano circa le 3 del mattino. Già da qualche tempo pensavo di scrivere qualcosa che potesse essere rivolto al pubblico, ma non avevo idea di cosa potessi realmente creare. Così di getto apro questo file nuovo e lo intitolo ‘’chissà’’. A marzo 2023 lo concludo e diventa il mio primo libro.  

 

 

 

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale? 

Certo, _ariannabasile. A breve sarà disponibile anche una pagina Instagram che sarà interamente dedicata alla mia scrittura. Il nome è ‘’passioneinnata.’’ 

 

 

 

 

 

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto? 

Certamente, la mia vita è sempre a portata di penna. Sto lavorando ad altri progetti. Ma con la calma e la serenità, non amo le corse contro il tempo o la voglia di strafare. Voglio anche godermi soprattutto questo momento, questo esordio nel panorama letterario italiano e poter acquisire quante più competenze possibili per divenire sempre più la scrittrice che intendo essere. Consapevole. Onesta. Vera. Ma soprattutto umile e sempre pronta ad una sana analisi interiore.  

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato? 

Al momento sto concludendo gli studi in Economia Aziendale. So che questo è un mondo molto distante da quello della scrittura ma è una realtà che mi ha sempre affascinata particolarmente. Ho sempre dato ampio spettro a questo dualismo che mi rappresenta. Lo trovo stimolante.  

 

 

Cosa le piace? 

Amo cantare. Un’altra grande passione è la musica. Sia col mio papà che con mio nonno ho sempre condiviso questo grande amore anche verso il canto. Poi ho avuto la fortuna di essere intonata e quindi questo rende tutto più piacevole. E poi, naturalmente, la lettura, le fragole e il mare.  

 

 

 

 

Cosa non le piace? 

Non mi piace l’inverno. E la neve. In generale le temperature troppo fredde e le giornate cupe. E poi, non mi piace questo mondo sempre più violento, freddo, apatico. Mi sto impegnando anche per questo. Per arrivare ai miei coetanei nella speranza di trasmettergli messaggi d’amore e di gratitudine verso la vita e verso il prossimo.  

 

 

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale? 

Assolutamente la famiglia. Sono nata e cresciuta in un contesto in cui questo valore è fortemente sentito, rispettato ed onorato. Ho avuto la fortuna di appartenere ad una famiglia estremamente unita. Dai nonni, agli zii, ai cugini. E poi il nucleo familiare stretto, inteso mia madre, mio padre e mio fratello sono in assoluto le persone che più contano per me. Loro sono al primo posto, sempre.  

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni? 

‘’Che tu sia per me il coltello’’ di David Grossman.  

 

 

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla? 

‘’Non sono una donna addomesticabile’’, Alda Merini.