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Intervista a Danila Piovano, autrice del libro “IO & Mr. Pk.”

Danila Piovano è nata nel 1964 in Piemonte. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo autobiografico dal titolo “Ora conosco il tuo nome” con Kimerik. Nel 2021 è uscita la raccolta di poesie “A passeggio tra i miei pensieri”, sempre edito da Kimerik.


Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Danila Piovano, autrice del libro “IO & Mr. Pk.”.

 

 

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

E’ la continuazione del primo libro pubblicato, il primo parla del mio problema di salute (parkinson giovanile) con un calvario di 17 anni senza diagnosi, disagio, incomprensione, disperazione, voglia di vivere nonostante tutto.

Il secondo cioè questo parla dalla diagnosi in poi, è una lettera che scrivo ai miei figli (ormai adulti) dopo 27 anni dove spiego loro cosa ci è successo, c’è rabbia, c’è delusione, rassegnazione, resilienza, ricostruzione, poi altre prove della vita….passando attraverso un caleidoscopio di emozioni, amicizie, affetti, forza di volontà ecc.

 

 

 

Quando e come nasce “IO & Mr. Pk.”?

 Come dicevo prima, nasce dopo aver avuto la diagnosi, quindi una pseudo cura, perché questa malattia non ha ancora cure effettive ma palliativi che durano solo per un periodo purtroppo.

Quindi l’ho scritto per una risposta al primo, per capirmi, per farmi capire anche dagli addetti ai lavori, perché è una malattia ancora sconosciuta soprattutto la giovanile, a me si è manifestata a 32 ero incinta della secondogenita, loro la conoscono attraverso i libri, ma noi la conosciamo sulla nostra pelle, molto diverso. Anche perché è subdola attacca da più fronti, equilibrio, passo, dolori, confusione mentale, in alcuni casi depressione.

Quindi questo è un mezzo per andare in giro a parlarne in ambienti culturali, ospedali, fare da testimonial nelle giornate specifiche , ci vuole ancora tanta, tanta ricerca e molto ascolto.

Ormai per me è una crociata.

 

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

Mi trovate su Facebook e Instagram con il mio nome e cognome

 

 

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

Si ho pubblicato quest’anno una raccolta di poesie  Intitolata “i poeti di via Margutta” con la casa editrice Dantebus di Roma , sto preparando un lavoro sempre con loro molto bello (ma non posso ancora dire) per Natale ed un progetto per il prossimo anno

 

 

 

 

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

 

Lavoro in ASL, a gennaio andrò in pensione, per raggiunti termini, nessuno sconto, ho due figli adulti il grande 31 anni la piccola 27 anni, sono impegnata nell’associazione Parkinson giovanile dove scrivo sul portale argomenti attinenti, mi piacerebbe una volta in pensione aprire un blog o qualcosa per potermi mettere a disposizione di chi ha appena ricevuto una diagnosi pesante, per poter rincuorare un po’ con l’esempio della mia vita.

È vero che è una malattia che a lungo andare limita un po’, ma si può fare tanto ancora io personalmente ho provato il paracadutismo, ho fatto un volo in doppio su un paiper, e quanto prima voglio fare mongolfiera ed aliante.

 

Cosa le piace?

L’amicizia, osservare il mondo e poi scrivere poesie, adoro la notte, dormo poco e vivo sul bacone a guardare le stelle, le persone sincere, alla mia età mi permetto di scegliere, faccio solo più ciò che mi è consono, mi permetto di dire dei no

 

 

Cosa non le piace?

La gente che si piange addosso, cioè prima di buttare la spugna bisogna proprio mettercela tutta e poi ancora un po’ c’è sempre un modo per vivere meglio è una questione di visione del mondo, disciplina, orgoglio.

 

La gente falsa o approfittatrice.

Sciupare tempo. La vita è breve va assaporata fino in fondo, sempre

 

 

 

 

 

 

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

I figli, le amicizie, gli affetti

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

Negli ultimi tempi ho scritto tanto ma sono una appassionata di Alda Merini,

quindi oltre a leggere di lei ho letto molto sui manicomi.

 

 

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

I momenti di sconforto sono dei gradini per raccogliere le forze, un attimo, per poi ripartire