Intervista a Roberto Lasco, autore del libro “Penso, quindi, scrivo. Scrivo, dunque, sono.”
Roberto Lasco è nato a Marcianise il 2 maggio 1967 e risiede a Capua dal 1996. Docente di Filosofia e Storia presso il Liceo “Luigi Garofano” di Capua, ha pubblicato nel 2016 in self-publishing, in formato cartaceo e in e-book, la silloge poetica Frammenti lirici e nel 2018 il romanzo Oltre quel muro… il Cielo con la Casa Editrice digitale Youcanprint di Tricase (Lecce). Nel 2020 ha pubblicato la seconda silloge poetica, ovvero Gocce di rugiada e l’edizione didattica del romanzo Oltre quel muro… il Cielo, sempre con la Casa Editrice Youcanprint. Nello stesso anno è stato cofondatore dell’Enciclopedia poetica online Wikipoesia. Ha ricevuto innumerevoli premi in occasione di vari concorsi letterari a livello internazionale.
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “Penso, quindi, scrivo. Scrivo, dunque, sono”. Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Mi piace condividere con gli altri le mie riflessioni;
Quando e come nasce “Penso, quindi, scrivo. Scrivo, dunque, sono”?
Alcuni anni fa, scrivevo dei post su Facebook inserendo solitamente un aforisma finale. Nel 2021 ho pensato di raccoglierli e farne un libro.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Ho un profilo social, ma di solito per privacy non do i miei domicili virtuali.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Sì, poiché non potrei farne a meno.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono docente di Filosofia e Storia presso il Liceo “Luigi Garofano” di Capua (CE). Ho la fortuna di essere felicemente sposato e mia moglie Anna è la mia vera fonte di ispirazione. A lei ho dedicato quasi tutte le mie opere letterarie.
Cosa le piace?
Mi piace la sincerità, l’onestà, il rispetto, la trasparenza e la meritocrazia.
Cosa non le piace?
Non mi piace l’ipocrisia, l’indifferenza, l’opportunismo, l’arroganza, l’ignoranza, la cattiva educazione e la mancanza di rispetto.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Nella mia vita reputo fondamentali i valori morali, la fede, la tolleranza, la solidarietà, la filantropia, l’arte, la letteratura , la cultura in tutte le sue peculiarità, il desiderio continuo di formazione e di aggiornamento, un vero e proprio apprendimento permanente ( lifelong learning) e la volontà nel perseguire i propri obiettivi esistenziali.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
“Il nome della rosa” di Umberto Eco;
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Certamente. “Volli e volli sempre e fortissimamente, volli” di Vittorio Alfieri.
Tuttavia ritengo importante e fondamentale anche l’aforisma del filosofo positivista e padre fondatore della Sociologia Auguste Comte: “Ci si stanca di agire e perfino di pensare, mai ci si stanca d’amare”.
Alla prossima emozione condivisa e buona lettura: