Intervista allo scrittore don Robert Szymon Grzechnik
Robert Szymon Grzechnik, sacerdote della Arcidiocesi di Fermo, nasce nel 1973 a Varsavia (Polonia). Nel 1994 consegue il diploma di Maturità tecnica presso l’Istituto Tecnico Ferroviario di Varsavia. Nel 2017 consegue il dottorato in Sacra Teologia presso il Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo a Roma. Dal 2005 al 2022 ricopre l’incarico di Addetto alla Presidenza della Conferenza Episcopale Marchigiana e dal 2006 al 2021 è Segretario personale di S.E. Mons. Luigi Conti, Arcivescovo Metropolita di Fermo. Dal 2014 al 2019 è Archivista dell’Arcidiocesi di Fermo e Direttore dell’Archivio Storico Arcivescovile di Fermo. Attualmente è Parroco e dal 2009 Archivista presso la Conferenza Episcopale Marchigiana.
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Robert Szymon Grzechnik, autore del libro “L’Eucarestia nel Magistero comune dei vescovi marchigiani (1850-2011)”.
Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?
Quando al termine della discussione della mia tesi di Dottorato in Sacra Teologia, ho saputo di poter pubblicare, senza correzioni, il terzo capitolo della dissertazione ero molto contento. Dopo aver consegnato le copie richiesta dal regolamento, ho cominciato a pensare che potrebbe essere utile pubblicare il mio lavoro, in modo più convenzionale.
Quando e come nasce “L’Eucarestia nel Magistero comune dei vescovi marchigiani (1850-2011)”?
Questo libro ha avuto una lunga “gestazione”, e come ho accennato poc’anzi e frutto di una ricerca scaturita inizialmente nella mia tesi dottorale. Pensando a questa pubblicazione ho ritenuto di dover tralasciare il primo capitolo che conteneva la storia delle Diocesi marchigiane. Era un aspetto importante nella tesi, ma per un lettore, anche se appassionato della storia ecclesiastica delle marche, potrebbe risultare un po’ “indigesto” in quanto bisognava riassumere quasi due mila anni di storia in poche pagine, facendo diventare il testo alquanto “ostico”. L’eccellente lavoro svolto nella fase di editing, da parte della Sig.ra Valeria, ho deciso di aggiungere, al testo originario del 3° capitolo, altri due che permettono di comprendere in maniera più complessiva la storia dei Congressi Eucaristici. Infatti, parlando del movimento eucaristico, e dei pronunciamenti espliciti dell’episcopato marchigiano legati all’Eucaristia il testo risulta più completo e comprensibile.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Potrei deludervi, ma non ho nessun profilo sui Social. Su questo sono un’po’ all’antica.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Sì, sto scrivendo. Ho quasi completato un testo, che attualmente sto rivedendo un testo attinente i Sacramenti della Chiesa cattolica, una specie di “bignami”, che sarebbe frutto dell’esperienza di docenza. Poi ho qualche altra idea, ma questa la terrò ancora solo per me.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Attualmente sono parroco di una parrocchia nell’Arcidiocesi di Fermo e Archivista della Conferenza Episcopale Marchigiana. Inoltre, insegno i Sacramenti, nella Scuola Diocesana di Teologia.
Cosa le piace?
La preghiera, lettura e studio.
Cosa non le piace?
La falsità.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La fede e sincerità, anche se a volte questi due cardini della mia vita non vengono apprezzati.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Sarebbero diversi, perché leggo molto, non solo testi riguardanti fede e le questioni ad essa attinenti. Se si può dire così, sono anche un “patito” di romanzi, in modo particolare quelli storici. In questi anni ho letto una serie di Glen Cooper “La biblioteca dei morti” e per quanto riguarda i libri riguardanti la fede, sarebbe il testo postumo di Benedetto XI “Che cos’è il cristianesimo. Quasi un testamento spirituale.”
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Non riesco a trovare una espressione che potrebbe descrivermi. Questo potrebbero fare gli altri.