Intervista allo scrittore Emanuele Pace
Emanuele Pace nasce a Salerno il 28 giugno del 2002. Sin da subito si dimostra un autore molto prolifico in possesso di un notevole talento letterario. Scrive libri di varia natura e anche soggetti per il cinema. Inoltre, è amministratore del blog Matematica, Scienza e Filosofia su Quora. Vive attualmente nel Lazio a Cisterna di Latina.
Nuove parole, nuove emozioni. Eccoci con un’altra intervista. Oggi parliamo Emanuele Pace, Autore del libro “Poesie del cielo e dell’inferno”.
Quando e come nasce “Poesie del cielo e dell’inferno”?
Il mio scritto Poesie del cielo e dell’inferno nasce da un potente dramma interiore, il cui inizio si è verificato diversi anni fa, tuttora irrisolto.
Quindi c’è un luogo o un momento particolare in cui dice: Ecco finalmente adesso scrivo questo libro?
Assolutamente no. Da circa due anni sto attraversando una fase in cui una grande quantità di idee-anche molto diverse tra loro- si presentano alla mia mente ad una velocità impressionante come se nulla fosse. Quindi, è del tutto impossibile parlare di un “momento particolare”.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Sì, ho un profilo social, ma sui social network sono sostanzialmente inattivo. Al momento, preferisco restare al di fuori di questa non cultura dei social media.
Mi permetta una battuta e mi faccia citare Marzullo: Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Cosa le piace?
Leggere, scrivere, pensare, cimentarmi in qualcosa di nuovo e camminare.
Cosa non le piace?
Non c’è nulla che non mi piaccia in particolare. Tendo ad apprezzare la vita in tutti i suoi aspetti, persino quelli più dolorosi.
Adesso può scegliere. Immagini di dover scegliere. Per il suo libro si augurerebbe una traduzione in inglese o un’adozione universitaria?
Se ben fatta, preferirei una traduzione in inglese.
Il suo pubblico ideale ha 20, 50 o 70 anni? Ha un target di riferimento?
Non ho un pubblico ideale. I miei libri sono per tutte le età.
Saluti i suoi lettori con un aforisma o una citazione che parli di lei e delle sue emozioni…
La seguente frase è tratta dal mio libro Pensieri della malattia: “Per risollevare il mio spirito, quando è giù di morale, mi basta contemplare l’immensa bellezza del cielo sopra di me”.