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Il libro “L’ultimo Valzer” un romanzo di Francesca Cristofaro

Francesca Cristofaro è nata con una penna in mano e un sogno nel cuore. Fin da giovanissima, ha mostrato una passione smisurata per la scrittura, iniziando a dare vita alle sue prime storie già a undici anni, tra i banchi di scuola. La sua immaginazione fervida e la sua sensibilità l’hanno sempre portata a sognare in grande. Da bambina, infatti, voleva diventare una dottoressa scrittrice, unendo la sua passione per la medicina alla sua innata creatività. Sognava una clinica speciale, dove potesse curare i bambini non solo con le medicine, ma anche con la musica, suonando per loro al pianoforte. E accanto alla clinica, una libreria, un luogo magico dove i piccoli lettori potessero scoprire che “se puoi sognarlo, puoi farlo”. Oggi Francesca Cristofaro, con i suoi sedici anni, continua a inseguire sogni, dimostrando che la passione e la determinazione non hanno età.

 

Nuove parole, nuove emozioni. Eccoci con un’altra intervista. Oggi parliamo di Francesca Cristofaro, autrice del romanzo “L’ultimo valzer – Mortalmente mio”.

 

Cominciano da questo libro: La copertina colpisce subito. Il titolo poi è molto diretto. Come mai questo titolo?

Il libro “L’ultimo Valzer” racconta la storia di Lily, una principessa che possiede tutto, fuorché la sua libertà. Solo la musica di un misterioso violinista, che nasconde la verità sulla sua identità, sembra farla sentire viva. Ma quella melodia nasconde segreti mortali, che la condurranno a un punto senza ritorno, dove perderà tutto, fino a sé stessa. Il titolo nasce dalla tragicità di un amore destinato a consumarsi in un’ultima, fatale danza. Un valzer che termina con un passo che non potrà essere mai più recuperato.

“Mortalmente mio” invece, si ricollega alla personalità di Lily.
 Lily è una principessa, ma la sua anima è ben lontana da quella degli altri membri della sua famiglia. In un mondo dove i reali sono spesso descritti come arroganti e distaccati, lei è diversa. La passione che arde nel suo cuore la spinge a credere nei suoi ideali fino all’ultimo respiro, a qualsiasi costo. La relazione tra Lily e Alexander è velenosa: nasce dal proibito e si sviluppa come un incubo che prende corpo. Un amore che si trasforma in odio, alimentato dalla gelosia e dal desiderio di vendetta, una passione che lentamente divora Lily, facendola perdere nei meandri di sé stessa. Un amore che non le permette più di riconoscersi.

Quando e come nasce “L’ultimo valzer”?
 Questa storia è nata come una breve pausa rispetto alla mia prima opera. All’inizio, sembrava un riflesso lontano dalle tematiche precedenti, ma, col tempo, ho capito che rispecchia più di quanto avessi mai pensato. In quel primo lavoro, l’amore era puro, quasi divino, un legame che trascende ogni limite fisico. Ma crescendo, ho sentito il bisogno di raccontare qualcosa di diverso: un amore che non è mai solo amore, ma che è anche odio, vendetta, e sacrificio. La storia di Lily e Alexander è un ritorno a un amore proibito, simile a quello di “Romeo e Giulietta”, che nasce tra i sussurri di un destino oscuro. Un amore che si consuma in fretta, bruciando tutto in un ultimo bacio che annienta l’anima.

C’è un luogo o un momento particolare in cui hai pensato: “Adesso scrivo questa storia”?
 Ho deciso di scriverla in seguito a un tema in classe, dove accennai a un episodio simile. Da lì è nata l’idea di estendere e ampliare quella storia che inizialmente avevo dato per scontata. Ma fu dopo aver visto “Piccole Donne”, il film, che capii che era il momento giusto per finirla. In quel film, Jo, la protagonista, combatte contro mille difficoltà per vedere il suo sogno realizzarsi. La sua determinazione mi fece riaccendere la scintilla in me, mi spingeva a scrivere come se ogni parola fosse l’ultimo respiro di un’anima che rinasce.

Hai un profilo Social? Ci vuoi dare il tuo domicilio virtuale?
 Certo, puoi trovarmi su Instagram come @francescaa_cristofaro e su TikTok come @francescaa.cristofaro.

Mi permetta una battuta, e mi faccia citare Marzullo: Si faccia una domanda e si dia una risposta.
 La mia domanda è: “Che cosa significa la dedica? E perché l’hai scelta?”
 La dedica è a Giulietta Capuleti, e a tutti coloro che pensano che la sua sia una storia d’amore.
 Dopo molta indecisione, ho scelto di dedicare il libro a Giulietta Capuleti, la protagonista di una tragedia che ha ispirato la mia scrittura. La protagonista del mio libro, Lily, è in cerca dell’assassino di sua madre, ma si ritrova intrappolata in una relazione con un uomo misterioso, che le fa credere che l’amore sia la chiave della libertà. Ma in quel momento, dove l’odio si trasforma in amore, Lily si perde completamente, credendo che la sua libertà dipenda da Alexander, quando in realtà lui non è altro che il suo carcere.
 Romantica, sì, ma non credo che la storia di Romeo e Giulietta possa essere definita una storia d’amore. Un amore che porta alla morte non è amore, è distruzione. L’amore non dovrebbe mai farti dimenticare chi sei, non dovrebbe mai portarti a sacrificare la tua stessa esistenza. La prima regola di mia madre era: “Vivere per amare, mai amare per vivere.”

Parliamo della scrittrice. Cosa ti piace? E cosa non ti piace?
 Mi piace scrivere, ovviamente, o altrimenti non sarei qui. Ma c’è molto di più in me. Amo le lingue, infatti studio in un liceo linguistico e il mio cuore batte per il francese, che si riflette nelle frasi scritte in questa lingua e nella nazionalità di alcuni personaggi. Amo la musica, e credo che le sfumature della mia personalità siano ben visibili nella storia. Suono il pianoforte, proprio come la protagonista, e mi sarebbe piaciuto imparare a suonare il violino, come Alexander. Inoltre, colleziono fiori, e possiedo un’enciclopedia di fiori, proprio come Lily. Ogni fiore è un simbolo di qualcosa di più grande.

Il tuo pubblico ideale ha 20, 50 o 70 anni? Hai un target di riferimento?
 
Inizialmente, pensavo che il mio pubblico ideale fosse giovane, come me, perché sono i ragazzi a sognare storie d’amore che gli tolgono il fiato. Man mano che la storia prendeva forma, ho capito che trattavo temi universali. L’amore, l’odio, il sacrificio, la libertà: non sono cose che appartengono solo ai giovani. Chiunque abbia un sogno, qualsiasi età abbia, può ritrovarlo nelle pagine di questo libro. Non importa l’età, la passione e il desiderio di libertà sono eterni, come il cuore di Lily e Alexander, che batte nella stessa miseria e bellezza.

Saluti i suoi lettori con un aforisma che parli di lei e delle sue emozioni…
 Le parole che leggete sono il mio eco, il riflesso di pensieri che non troverebbero altro modo di farsi sentire se non attraverso la scrittura. Ogni pagina è un battito di cuore, ogni capitolo una confessione silenziosa, che spero possa arrivare a chiunque senta il bisogno di condividere le stesse emozioni, di intrecciarsi con i miei sogni e le mie paure. La scrittura non è mai solo un atto, è un viaggio.