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Intervista a Andrea Costa, autore del libro “Vivere il silenzio – L’eco assordante di una vita sottovoce”

Andrea Costa, nasce a Torino nel 1974, dove vive tuttora. Poeta per passione, ha raccolto lungo gli anni appunti e pensieri diventati poesie rivolte alla gente comune, sempre alle prese con l’imprevedibilità del quotidiano ma alla costante ricerca di stabilità interiore. E di silenzio.
 
Nuove parole, nuove emozioni. Eccoci con un’altra intervista. Oggi parliamo di Andrea Costa, Autore del libro “Vivere il silenzio”.
 
Onorato di questo spazio e grazie a voi e a tutti coloro che mi dedicano un pò del loro prezioso tempo.
 
 
Quando e come nasce “Vivere il silenzio”?
 
Nasce nel settembre del 2021 ma le sue radici affondano addirittura nel 1997, quando da ragazzino ero solito buttare giù dei versi, soprattutto in momenti di particolare sconforto.
 
 
Quindi c’è un luogo o un momento particolare in cui dice: Ecco finalmente adesso scrivo questo libro?
 
Si, e il momento è legato al periodo post Covid in cui continuavo a domandarmi “Perché ho in mente di fare tante cose ma alla fine non le faccio?”. Recuperare tanti miei versi scritti nel tempo ha risvegliato in me quella determinazione che sembrava inghiottita dal tempo.
 
 
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
 
Sono presente su Facebook come Andrea Costa e, allo stesso modo, su Instagram.
 
 
Mi permetta una battuta e mi faccia citare Marzullo: Si faccia una domanda e si dia una risposta.
 
Chiedo spesso a me stesso come sarebbero andate le cose se lungo la vita avessi fatto scelte diverse. La risposta è sempre la stessa: indietro non si torna.
 
Cosa le piace?
 
La pioggia, la neve, la coerenza e l’educazione.
 
 
Cosa non le piace?
 
I bugiardi, gli arrivisti e l’ipocrisia.
 
 
Adesso può scegliere. Immagini di dover scegliere. Per il suo libro si augurerebbe una traduzione in inglese o un’adozione universitaria?
 
Una traduzione in inglese permetterebbe a “Vivere Il Silenzio” di valicare confini inattesi.
 
 
 
Il suo pubblico ideale ha 20, 50 o 70 anni? Ha un target di riferimento?
 
La poesia, dal punto di vista editoriale, è una sorta di riserva, un argomento di nicchia che forse tanti giovanissimi non riescono a comprendere fino in fondo. Quindi credo che l’età del pubblico ideale sia decisamente compresa tra i 40 e i 70.
 
 
 
Saluti i suoi lettori con un aforisma o una citazione che parli di lei e
delle sue emozioni…
 
“Se il mondo fosse un libro allora siamo tutti fermi all’immagine di copertina”. Grazie mille, vi abbraccio.