Intervista a Benedetto Rubetti, autore del libro “Uso di Cedro del Libano fee in medicina integrata”
Benedetto Rubetti nasce a Bagno a Ripoli (FI) nel 1992 e vive attualmente a Portoferraio (LI). Ha conseguito la laurea in Farmacia e Farmacia industriale presso l’Università di Siena e successivamente il Master biennale in Fitoterapia Cinese e Occidentale. Lavora come farmacista a Portoferraio e frequenta la scuola “IRMSO” di Medicina Omeopatica a Roma.
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “Uso di Cedro del Libano fee in medicina integrata”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Avevo scritto qualche anno fa una tesi per il Master Universitario di II livello organizzato dall’Università degli Studi di Siena in “Fitoterapia Cinese e Occidentale in medicina integrata” ricevendo tantissimi complimenti e il miglior risultato con lode. Ho trovato un’ottima Casa Editrice la Kimerik, persone fantastiche e molto professionali e abbiamo deciso di pubblicare questo lavoro.
Quando e come nasce “Uso di Cedro del Libano fee in medicina integrata”?
Questo lavoro è nato in seguito ad una protesta nei confronti di un comune della provincia di Siena in cui ho vissuto tutta la mia infanzia e adolescenza. Il comune ha deciso di distruggere una piazza storica con alberi monumentali di Cedro del Libano giganteschi in seguito a un progetto di “riqualificazione”. Purtroppo questa parola in molti progetti comunali viene usata a sproposito e mascherando quali sono le vere intenzioni. Ho messo in campo quindi le mie competenze essendo un farmacista esperto in fitoterapia e omeopatia e ho approfondito con alcuni case reports l’utilizzo dei tessuti embrionali di questo albero immenso nella cura e nella prevenzione di dermatiti atopiche e mucositi in un’ottica di medicina integrata cioè di sinergia e non di contrasto tra medicina ufficiale e complementare (la medicina del futuro).
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Non uso moltissimo i social mi garba di più parlare con le persone dal vivo senza nascondermi dietro i profili virtuali. Ho comunque una pagina facebook che uso soprattutto per comunicare con quelle persone che non vedo da tanto tempo.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Prima di tutto sto preparando una tesi di Omeopatia che sarà pronta entro dicembre. Poi vedremo.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono un semplice farmacista collaboratore che lavora quasi tutti i giorni. Sono felicemente fidanzato e ho due splendidi genitori.
Cosa le piace?
Mi è sempre piaciuto lo sport e soprattutto il calcio. Il calcio inteso come sport non quello della televisione.
Cosa non le piace?
La politica: non possono candidarsi tutti indistintamente senza una selezione e senza degli studi fondamentali: Matematica, Economia, Biologia, Storia, Inglese, Giurisprudenza, ITALIANO… I più sapienti dovrebbero fare politica.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La felicità. Non è semplice, ma se riusciamo a mantenere viva la speranza la troviamo tutti.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Ho letto diversi libri negli ultimi 3 anni e spesso mi piace rileggere quei libri che mi sono sembrati più divertenti di quando ero più piccolo perché mi rilassano. Il mio preferito è “Tre uomini in barca” di Jerome che ho riletto il mese scorso.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Sono molto credente e la mia frase preferita è di San Paolo: “Tutto posso in Colui che mi dà la forza”.
Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
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