Intervista a Carlo Di Biagio, autore del libro “Se a fumare è il primo caffè”
Carlo Di Biagio nasce a Pescara nel 1959. Si appassiona a viaggi, sport, fotografia e poesia traendo ispirazione soprattutto da Roma, città nella quale vive attualmente. Pubblica altri libri per Kimerik e non solo.
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “Se a fumare è il primo caffè”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Mi piace scrivere quello che osservo, che incontro, in particolare quando fotografo. Ho un archivio di componimenti poetici non ancora pubblicati, alcuni di questi fanno parte del libro attuale, altri sono frutto di ispirazione più o meno recente.
Quando e come nasce “Se a fumare è il primo caffè”?
Nel corso di un viaggio con amici a Palermo, la bellezza e il silenzio di prima mattina di Piazza Pretoria hanno dato vita al titolo della silloge. Che viene riproposto anche dalla fotografia di copertina.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
In realtà, non sono molto appassionato dei social.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Come dicevo, ho numerose poesie inedite in archivio, e poi vediamo se e quando ci saranno nuovi momenti di ispirazione. Oggi, ad esempio, ad ispirarmi è stata la chioma di un platano gianicolense.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Vivo a Roma da sempre e ho la fortuna di “camminarla e scrutarla” ogni giorno.Lavoro nel mondo farmaceutico da quasi 30 anni
Cosa le piace?
Fotografare, viaggiare, scrivere, camminare (che è diventato il mio nuovo sport)
Cosa non le piace?
Guidare nel traffico.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Sarebbe bello vivere in un mondo un pizzichino più naturale e meno rapido.La velocità, se da una parte ci fa arrivare prima, ci fa perdere molte cose per strada.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
In questa fase della mia vita apprezzo molto i libri d’arte. Recentemente ho letto “Caravaggio vs Vermeer”.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
“Un niente così tutto” è stata la mia prima raccolta poetica, nata da una fotografia di una pozzanghera con i riflessi del paesaggio circostante. Intendo dire che la bellezza (o quello che riteniamo importante), può essere cercata anche dal nulla (in questo caso, la pozzanghera). Mi sbaglio? E’ una frase che effettivamente credo possa far parte di me.
Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
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