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Intervista a Giovanni Castagneri, autore del libro “Rime e Cammei”

Giovanni Castagneri nasce a Alpignano (TO) nel 1951. Studia e si laurea in Farmacia. Attualmente vive a Saint Vincent (AO). Pensionato, appassionato di fotografia e astronomia, si diletta anche come lettore-classificatore presso la biblioteca comunale della sua città.
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “Rime e Cammei”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Ho inviato alla Casa editrice Kimerik, che già conoscevo, il testo in valutazione.
Fortunatamente per me, è stato accettato nella sua interezza. E quindi è stato tutto molto veloce.
Ci siamo accordati velocemente anche per la copertina e su quanto e cosa dire per la presentazione del libro.
È andato tutto bene.

Quando e come nasce “Rime e Cammei”?
“Rime e cammei” è stato completato nel 2017, anche se poi ha subito delle parziali revisioni, di cui l’ultima quest’anno.
È nato all’interno del mio indirizzo poetico, ed è una cauta sperimentazione che spazia nel surrealismo, con l’utilizzo di varie divinità antiche; e nella metrica ricorre alle rime.
I cammei, poi, sono la continuazione delle rime, e le “briciole” sono la continuazione dei cammei.
C’è insomma la ricerca della brevità e dell’essenziale, a cui presto sempre grande attenzione.

Lei è un autore molto prolifico. Da dove trae ispirazione per le sue storie?
Raccontare molte storie è alla portata di tutti, perché ciò che noi raccontiamo agli altri sono le nostre emozioni di fronte a qualsiasi piccola esperienza.
Quello che voi chiamate “ispirazione”, è in realtà il significato più grande e allusivo che in noi si forma con quelle piccole o grandi esperienze.

Quali altri progetti letterari conserva nel cassetto?
L’anno prossimo dovrebbe essere pubblicato “Neve a Cervinia”, sempre che prosegua l’intesa con la casa editrice che l’ha accettato.
E poi, proprio nel cassetto, ci sono altre due idee di cui è ancora prematuro parlarne.

Vorremmo conoscere qualcosa di più su di lei come lettore. Quale genere la attrae maggiormente?
Saggistica, racconti, poesie

Un libro che consiglierebbe a tutti?
“Lo stretto sentiero del profondo nord” di Matsuo Basho, diario poetico di viaggio del XVII secolo.

Un autore che stima?
Mario Rigoni Stern, per la sua umanità, la sua profondissima scrittura e per la poesia che affiora dalla sua prosa.

Coltiva altri interessi?
Vorrei poter partecipare a degli incontri programmati, a degli eventi di poesia. Non per parlare della mia poesia, ma solo per far conoscere davvero la poesia al grande pubblico.
Rimarrà un sogno? Pazienza.

Una cosa della quale non saprebbe fare a meno?
Senz’altro la poesia.

C’è un motto, una frase o una canzone che le piace particolarmente?
Sono amante della musica leggera, e quindi ho moltissimi brani che potrei ricordare.
Ma se parliamo di musica unita al testo, allora direi le canzoni di De André.

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
Link del libro 
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