Interviste agli scrittori

Intervista a Giuseppe Piluso, autore del libro “The theory of love – The problem of evil in Leibniz”

Giuseppe Piluso nasce a Cosenza nell’agosto ’87. Si iscrive all’Unical, al corso di laurea in Filosofia e Scienze Umane, nel 2016 consegue la Laurea Triennale, con una Tesi in Filosofia Morale dal titolo “Il male nella teodicea di Leibniz”. Ha conseguito la laurea magistrale in scienze filosofiche, attualmente si sta adoperando per poter insegnare nelle scuole. Dal 2015 ad oggi ha realizzato lavori grafici per conto dell’associazione socio-culturale “Club della Poesia”. È stato membro di giuria in vari concorsi letterari della stessa associazione, e di altre, esaminando principalmente poesie, ma anche romanzi, saggi letterari e racconti. Ha pubblicato tre libri, due di poesie: “Vita!” nel 2015; “H come cuore” nel 2017, e infine uno di filosofia, “Il male in Leibniz” nel 2016. “Toamo – La dama, la terra e il leone” (2020) e “Toamo – Le Due Anime, La Libertà e La Doxa” (2021) fanno parte di una trilogia poetica. Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “The theory of love – The problem of evil in Leibniz”.
Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?
Oltre che scrivere di letteratura con poesie e pensieri, volevo scrivere qualcosa di fruibile alla maggior parte delle persone che avrebbero voluto approfondire la disciplina filosofica, ma in inglese.
Quando e come nasce “The theory of love – The problem of evil in Leibniz”?
“The theory of love” è un libro nato da un’esigenza di una ragazza dislessica di voler studiare la materia che l’appassionava e per la quale si è iscritta all’università, ma intendeva studiarla anche in inglese. Vi racconto l’aneddoto: un giorno del Gennaio 2019, uno degli ultimi giorni del mese, conosco questa ragazza, molto carina e dagli occhi molto vivaci, facciamo subito amicizia e da li iniziamo a parlare anche di letteratura oltre che di filosofia, mi raccontò un po’ di lei e del suo percorso, ed io le dissi quale era stato il mio. Di seguito ci frequentammo mangiando insieme o in comitiva con gli altri colleghi, verso aprile di quello stesso anno mi confessò di voler imparare l’inglese, ma purtroppo per la sua ‘caratteristica’, non era agevolata molto, poi mi ha detto che non vi erano libri che potessero coniugare le due cose diverse per la sua caratteristica, ovvero filosofia ed inglese; durante il Lockdown del Covid-19 ci siamo sentiti spesso e discutendo mi ricordai di ciò che mi aveva detto. Da li ebbi un pensiero un po’ matto: “e se lo facessi io per te”, le dissi, non vi nascondo che la ragazza mi guardò come se avesse visto un UFO, ma poi in chat vi fu una pioggia di cuoricini colorati uno dietro l’altro. Stavo ultimando la tesi di filosofia per la magistrale in quel periodo, ma non mi importò nulla di essa, anche perché ero un po’ demoralizzato per la situazione che stava accadendo al nord, allora, iniziai a tradurre in inglese la tesi della triennale; inserendo, dopo averle costruite su carta, le mappe mentali e concettuali; poi resi fruibile il testo con delle caratteristiche proprie della leggibilità descritte nella legge 170 del 2010. Nacque così “The Theory of love”. Questo libro è rivolto a tutti ed in particolare a tutti coloro che hanno la caratteristica della dislessia, ma vogliono approfondire lo studio della filosofia in lingua inglese, usando anche le mappe mentali e concettuali che ho inserito per dare a questi studenti un maggiore aiuto.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Ho un blog con il mio nome: www.giuseppepiluso.it, è un sito di recensioni, anche delle serate di poesia, poesie a tema sociale ed altro. In esso vi sono tutti i canali social: Twitter; Profilo Facebook Dedicato; Pagina Facebook Dedicata; Pagina Facebook del progetto:”TOAMO”; Canale YouTube ed Instagram. Per informazioni e richieste di recensione di libri, potete contattarmi su: giuseppepiluso.scrittore@gmail.com
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Sì ne ho altri 2, ho iniziato a scrivere un romanzo, sto nel frattempo traducendo un libro in un’altra lingua (che non specifico, sarà una sorpresa).
Riserviamo l’ultima parte dell’intervista a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Con molto piacere , al momento lavoro con la grafica, ma è un lavoro temporaneo perché sto studiando per diventare docente di scuola superiore in filosofia.
Cosa le piace?
Oltre che leggere e scrivere, fare delle lunghe passeggiate, mi rilassa moltissimo ascoltare musica , stare in compagnia.
Cosa non le piace?
Più che non piacere provo tristezza, quando parlano male della mia terra, delle persone che non ne conoscono il vero valore, non parlo solo della Calabria, ma del sud Italia in generale.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Fondamentali sono tre cose nella vita: la famiglia, il lavoro e la propria terra come luogo d’origine, ma anche l’amicizia e il rispetto reciproco.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Ve ne sono molti libri, uno che mi è piaciuto molto leggere e recensire anche è stato: “il cappello di camoscio”, di Alessandro Furlan, che consiglio.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Si la frase è: “Lotta sempre, Ragiona ed attiva sempre circoli virtuosi, le occasioni si creano non si attendono”.

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