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Intervista a Grazia Telesca, autrice del libro “La libertà di Lolita”

Grazia Telesca nasce un’estate di cinquant’anni fa, cresce senza grandi pretese, avvicinandosi alla vita con estrema passione. Da circa vent’anni ha deciso di mettere su carta le sue esperienze, le sue emozioni, i dolori subiti con un semplice obiettivo: restituire a chiunque si immergerà nella lettura del suo libro la fiducia nei confronti della vita, l’amore per il prossimo.

Oggi l’autrice ci parlerà un po’ di sé e del libro “La libertà di Lolita”. Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
È stata una situazione molto casuale, un caro amico, avendolo letto e corretto credeva nel valore che avrebbe avuto e cosi mi ha girato 2 link dove poter mandare in visione il manoscritto, empaticamente ho scelto Kimerik, dopo circa due settimane mi scrivono un’email, mostrando l’interesse alla pubblicazione. Ho trovato uno sponsor che ha creduto in me e nel progetto del libro, ed eccomi qui incredula a vederlo realizzato.

Quando e come nasce “La libertà di Lolita”?
Circa vent’anni fa ho deciso di mettere su carta un racconto, un vissuto, una testimonianza. La mia intenzione era quella di appassionare il lettore, ma senza appesantire, donando un messaggio di ottimismo, un inno alla vita e ciò che di bello riesce a regalarci, nonostante tutte le avversità sul cammino.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Certo su Facebook e Instagram il mio profilo è Grazia Telesca. Questo è quello su Facebook https://www.facebook.com/grazia.telesca  e questo è Instagram https://www.instagram.com/graziatelesca/

Sta scrivendo?
Ho sempre amato scrivere anche solo per descrivere la mia anima. In questo preciso istante lo sto facendo con voi, ma a parte gli scherzi, per rispondere alla domanda sta scrivendo? Non in questo momento. Ha altri progetti letterari nel cassetto? Mai limitarsi nel progettare. Sinceramente in questo momento ho un progetto lavorativo tutto mio, le energie saranno incanalate a costruire finalmente per Grazia. Mai dire mai riguardo ad un altro progetto letterario, nessuno potrà rubare i miei sogni e poi del resto ho impiegato vent’anni per tirar fuori il mio libro dal cassetto, chissà ci sarà un’altra avventura?

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa?
Circa due anni fa ho perso il lavoro e dopo 36anni mi sono immersa in varie esperienze, un percorso radiofonico, mi sono cimentata in un format mio come Promoter pubblicitaria. Ora sono impegnata, come dicevo prima, in un progetto lavorativo tutto mio, con un pochino di follia mi lancio in qualcosa e veicolo le mie energie (fino ad oggi donate alle attività) esclusivamente per me. Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato? Grazia è una mamma orgogliosa e innamorata di due splendide ragazze, tutta la mia vita è dedicata a loro. Sono una persona dannatamente energica, come dicono le mie figlie “troppo” solare e travolgente come un’uragano, per definizione di chi mi conosce. Il mio credo è rispettare e tendere la mano sempre, senza pretendere nulla in cambio. Anche una piccola gocciolina può far la differenza nell’oceano. Infatti il mio progetto riguardo al libro nasce proprio dal fatto di volerlo portare nel sociale. La storia di Lolita sarà la testimonianza per far capire soprattutto ai ragazzi che bisogna denunciare e chiedere aiuto per poterne uscire, anche se con le ossa rotte, da queste gabbie di violenze fisiche e psicologiche, che tarpano le ali al meraviglioso essere umano, senza distinzione di sesso.

Cosa le piace?
Adoro la musica, l’amicizia, l’amore in tutte le sue forme e colori, dalle mie figlie all’amicizia. Mi piace mangiare un bel gelato o una cioccolata, utilizzando tutti i sensi, insomma non potrei vivere senza dolcezza. Mi piace visitare luoghi, città, natura ed è proprio lei che porta la mia anima in riflessioni profonde da condividere in primis con me stessa e a librare come una farfalla.

Cosa non le piace?
Non sopporto la falsità, la presunzione e l’ipocrisia. Siamo tutti esseri difettosi e queste caratteristiche limitano l’apertura al confronto e la crescita positiva.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
In primis le mie figlie sono il mio tutto, la mia vita, cerco di dedicare tutta me stessa per renderle felici, insegnando loro i valori continuamente. I rapporti interpersonali curati con rispetto, stima e calore.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Leggo tanto, mi piace la lettura che mi lascia il segno, ed è per questo che il libro più bello, ma di tanti anni fa à Il Gabbiano di Jonathan Livingston, diciamo che nella sua follia rivedo la mia.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
“Alza la testa e cercalo tu il raggio di sole” una frase che chiude il mio libro e ispirata dal meraviglioso girasole, nonostante la tempesta volge il suo sguardo alla speranza con tenacia.

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:

Link del libro

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