Intervista a Salvatore Landolfi, autore del libro “Ma questa è un’altra storia – sul filo dei ricordi… sospesi”
Salvatore Landolfi è nato nel 1965 nella provincia di Caserta dove attualmente vive. È laureato in Ingegneria Elettronica e lavora presso una multinazionale nel settore automotive. Questo libro, dai contenuti autobiografici, è la sua prima esperienza come scrittore.
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “Ma questa è un’altra storia – sul filo dei ricordi… sospesi”. Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
È stata una sorpresa anche per me, dopo averlo scritto e dopo averlo letto e riletto anche più volte, mi è piaciuto e così, come faccio io stesso quando leggo un libro, mi sono chiesto cosa ne pensassi: però, interessante. E così ho voluto condividere con altri quei momenti del mio vissuto e tutte quelle sensazioni e quelle piccole emozioni legate ai miei ricordi.
Quando e come nasce “Ma questa è un’altra storia – sul filo dei ricordi… sospesi”?
Scrivere un libro per raccontare le emozioni attraverso la scrittura mi ha sempre affascinato. Le condizione che si sono venute a creare con la pandemia da covid prima e la perdita a breve distanza uno dall’altro dei miei genitori, non per covid ma per ragioni fisiologiche di età, mi hanno indotto in uno stato di tensione e di forte emotività che mi hanno portato a riflettere su molte cose della vita. Sentivo impellente il bisogno di liberarmi di tante tensioni, sofferenze e lo scrivere mi ha aiutato nel fare tutto questo. L’ho scritto in pochissimo tempo quasi come se fosse già pronto e aspettassi solo che avessi un po’ di coraggio per farlo. Il libro è dedicato a loro come ringraziamento per tutto quello che hanno fatto.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Ho un profilo Facebook e uno Instagram a mio nome.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Non esattamente, ma ho già delle idee che vorrei sviluppare e approfondire. Questa volta scrivo in terza persona e racconterò le emozioni attraverso un personaggio che sto costruendo.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono una persona tendenzialmente timida e ho sempre difficoltà a raccontare di cose personali, però ci possiamo provare.
Cosa le piace?
Naturalmente leggere ma anche e soprattutto viaggiare. Le due cose anche se sembrano diverse in fondo hanno una stessa matrice comune: la voglia di conoscere e di godere della bellezza dei luoghi e delle mille sfaccettature degli stati d’animo.
Cosa non le piace?
La mancanza di ragionevolezza, la superficialità, la presa di posizione per convenienza.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La Famiglia è sicuramente al primo posto. Essere capaci di porsi degli obiettivi piccoli o grandi che siano, perché solo così è possibile dare un senso al tempo che passa.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Non ho un libro particolare da indicare, ne leggo tanti. Il più bello è sempre quello che racconta una storia, un fatto, un evento in cui potersi riconoscere e rivivere quelle emozioni e quelle stesse sensazioni come se fossero proprie.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
“Volere è potere”. Non avrei mai immaginato di scrivere e pubblicare un libro, eppure l’ho fatto.
Alla prossima emozione condivisa e buona lettura: