Intervista a Teodora Chirizzi, autrice del libro “La piccola Do e il circo Arcobaleno”
Teodora Chirizzi ha quarant’anni ed è un consulente pedagogico, esperto in psicopatologia dell’età evolutiva. Lavora come educatore socio-pedagogico presso la Scuola dell’infanzia paritaria Mamma Bella di Campi Salentina (LE).
Oggi l’autrice ci parlerà un po’ di sé e del libro “La piccola Do e il circo Arcobaleno”. Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Ci sono arrivata grazie ad un attento studio sull’argomento: diversità – unicità e sulle differenze di genere, un lavoro davvero complesso fatto di attenzione e cura in particolar modo sull’utilizzo delle parole giuste e sull’inserimento di pochi personaggi, affinché non creassero confusione nella mente del bambino data la complessità della tematica. L’ambientazione del circo è stata l’ideale. E’ un posto che piace a grandi e piccoli. La Casa Editrice Kimerik è stata per me il sogno che si realizza. La loro fiducia nei miei confronti mi ha davvero riempito il cuore di gioia. Sentirli vicini in ogni passo durante il percorso editoriale è stato bellissimo. È come seguire passo dopo passo una gravidanza e sono lì a tenerti la mano durante il parto. Fantastici, adoro tutta l’equipe.
Quando e come nasce “La piccola Do e il circo Arcobaleno”?
La Piccola Do e il Circo Arcobaleno nasce dopo un intenso anno di lavoro nel luglio 2021, con l’intento di fornire una NUOVA LETTERATURA DEDICATA INTERAMENTE ALL’INFANZIA. Ho voluto discostarmi dai classici temi quali: Autismo, BES, DSA, ecc in quanto non mi suscitano l’entusiasmo e la curiosità per poter scrivere e narrare una storia. Il messaggio che ho voluto inviare a tutti i lettori, in particolar modo i bambini dai 3 anni in su è soprattutto quello dell’INCLUSIONE. Come educatrice vivo ogni giorno L’UNICITA’ DI OGNI SINGOLO BAMBINO, che nella sua diversità deve essere valorizzato, non discriminato, non stereotipato e non marginalizzato. La piccola Do è un personaggio autobiografico, a scuola mi chiamano la MAESTRA DORA, da qui il nome Do. Piccola, perché mi sono sentita sempre piccola in questo mondo così grande e mi sono sentita sempre diversa dagli altri, la solita pecora fuori dal gregge. L’idea del circo è nata perché solo lì la Piccola Do ritrova la sua dimensione, il suo equilibrio, incontra tanti personaggi tutti con una loro emozione: Il Ballerino col Tutù Rosa, la paura, il pagliaccio dispettoso, la rabbia, la Donna Barbuta, la timidezza, l’illusionista procione la bontà. Secondo obiettivo che mi sono posto è: l’importanza di educare sin da piccoli i bambini alla PARITA’ DI GENERE, andare oltre il corpo, oltre le APPARENZE, al fine di abbattere ogni forma di violenza e discriminazione.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Il mio profilo personale su facebook, twitter, instangram e linkedin è Teodora Chirizzi. Inoltre, gestisco tre pagine facebook: portale pedagogico, EducataMente, la Piccola Do e il Circo Arcobaleno.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
La mia idea è quella di far diventare la Piccola Do, la protagonista di tante storie, riuscire a creare una collana. Ho già scritto ed inviato alla Casa Editrice Kimerik, una seconda storia dal titolo: LA PICCOLA DO ALLA SCOPERTA DEL PER – DONO, partecipa al concorso Ti Racconto una Favola. Cos’è il Per-Dono? Come dice la parola stessa dono, è un regalo, che facciamo prima a noi stessi, per liberarci dalle ferite che ci hanno inferto e fatto soffrire e poi perdonare chi ce l’ha inferte. È un atto d’amore. Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali.
Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono la primogenita in casa, e prima di 15 nipoti. Porto il nome della mia nonna materna a cui ero molto legata. Sono sposata da dieci anni con mio marito Sandro Stefanizzi, ma stiamo insieme da 20. Tanti direi. Dal nostro amore sono nate Noemimaria, dieci anni e Valentina 7 anni. Sono nata il 17/03/1981 sotto il segno dei Pesci. Sono molto legata al mio paese natio Cellino San Marco.
Cosa le piace?
Mi piacciono poche cose: l’educazione, il rispetto e la sincerità.
Cosa non le piace?
Il contrario di tutto quello descritto alla domanda 6.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La famiglia.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Non leggo. Non ho tempo.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Il denaro fa l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore.
Alla prossima emozione condivisa e buona lettura: