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Intervista a Silvia De Lorenzis, autrice del libro “Non è mai troppo tardi per invertire la rotta”

Silvia De Lorenzis nasce a Galatina, il 29 settembre del 1981. Consegue la laurea triennale in Servizio sociale, la laurea magistrale in Progettazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali e un master in Valutazione delle politiche e dei servizi sociali, presso l’Università del Salento. Lavora come assistente sociale presso il Comune di Melendugno, l’Ufficio di Piano del Comune di Martano (LE) e il Comune di Soleto (LE).

Oggi l’autrice ci parlerà un po’ di sé e del libro “Non è mai troppo tardi per invertire la rotta”.Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Questo libro è nato dal desiderio di impegnarmi in prima persona nella lotta contro la violenza sulle donne, una tematica che ho particolarmente a cuore, in qualità di assistente sociale che opera sul campo, ma, soprattutto in quanto donna. In queste pagine ho voluto raccontare il NON AMORE, quello violento, malato, per dare voce a tutte quelle donne che non hanno ancora trovato il coraggio e la forza di denunciare. Donne ferite, umiliate, violate, nel corpo e, soprattutto, nell’anima. Ma, più di ogni altra cosa, ho voluto raccontare L’AMICIZIA e L’AMORE, quello vero, capace di accendere di vita l’anima e colorare di senso ogni battito di cuore.
Spero, nel mio piccolo, di contribuire a trasmettere un messaggio importante, per far capire a chi è più fragile che l’amore non è mai una prigione, l’amore è vita, rispetto, libertà.
Alla stesura di questa storia hanno “collaborato”, inconsapevolmente, moltissime persone. Il mio amico Giuseppe Pascali, scrittore e giornalista straordinario, che mi ha insegnato tanto sulla scrittura, regalandomi consigli preziosi e interessanti spunti di riflessione. La Fondazione Doppia Difesa Onlus di Roma, fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, e in particolare Valentina, che mi ha ascoltata con interesse e attenzione, raccontandomi il suo mondo speciale, pronto ad accogliere e sostenere chi ha subito discriminazioni, abusi e violenze, ma non ha il coraggio o la forza di denunciare. La musica, da sempre colonna sonora della mia vita e, in particolare, quella di Antonio Maggio, che mi ha “accompagnata” in questo bellissimo viaggio, fatto d’inchiostro e di cuore, regalandomi emozioni talmente forti che non ho potuto fare a meno di raccontare. E, infine, la mia Terra, la Puglia e il mio meraviglioso Salento, che con i suoi colori, i suoi sapori e le sue bellezze ha regalato uno sfondo speciale a questa storia.

Quando e come nasce “Non è mai troppo tardi per invertire la rotta”?
“Non è mai troppo tardi per invertire la rotta” è nato nell’ultimo anno, mentre ero nel pieno della mia attività di assistente sociale, che mi mette faccia a faccia con diverse fragilità che ognuno di noi può abbracciare nella vita. Ho pensato che la scrittura, oltre a regalare dei bellissimi viaggi emozionali, ha il potere di trattare tematiche sociali importanti e, nel suo piccolo, contribuire a informare, incuriosire, sensibilizzare.
Chi scrive ha una grande responsabilità e io ho pensato di farmene carico completamente, unendo la passione per il mio lavoro alla passione per l’inchiostro, per regalare autenticità ai lettori.
La protagonista di questa storia, nei suoi tratti principali, e alcuni luoghi in realtà sono nati molto tempo prima. Li ho presi in prestito da un mio racconto del 2018, intitolato “ritorno alle origini”, che all’epoca si è guadagnato l’affetto di molti lettori, al punto da suggerirmi di trasformarlo in qualcosa di più grande. Così, sono ripartita da lì. Tutto il resto, la storia, le vicende e la tematica della violenza sono una novità, frutto di incontri, colloqui, esperienze di vita e di lavoro, che mi hanno fatto venire voglia di dare voce a chi spesso vive nel silenzio. Nonostante la tematica trattata, in questo libro c’è spazio soprattutto per i sentimenti positivi, l’amore, l’amicizia e la speranza, perchè, come canta Antonio Maggio nella sua sua meravigliosa “la faccia e il cuore”: C’è sempre un fiore dopo una tempesta!

Da dove trae ispirazione per le sue storie?
Dalla vita, nella sua interezza. Sono luoghi, emozioni, incontri, persone che mi entrano dentro e sporcano d’inchiostro e di cuore le pagine del mio diario e poi quelle dei miei libri .

Quali altri progetti letterari nel cassetto?
Non smetterò mai di scrivere. Ogni volta che il mio cuore e la vita avranno qualcosa da raccontarmi io sarò pronta ad ascoltare e poi a condividere.

Vorremmo conoscere qualcosa di più su di lei. Quale genere la attrae maggiormente?
Leggo moltissimo, fin da quando ero bambina, e ho imparato ad apprezzare tutti i generi letterari, perché ho capito che ognuno di essi ha sempre qualcosa di diverso e di prezioso da regalarmi.

Un libro che consiglierebbe a tutti?
Ce ne sarebbero moltissimi e non saprei scegliere. Adesso sto leggendo “Domani e per sempre” di Ermal Meta e lo trovo davvero molto interessante.

Un autore che stima?
Anche in questo caso ce sarebbero moltissimi. Per citarne alcuni, Alda Merini, Nicholas Sparks, Fabio Volo, Andrew Faber. E, tra gli autori salentini, Giuseppe Pascali e Valentina Perrone. Ma potrei citarne tantissimi altri.

Coltiva altri interessi?
Si, adoro la musica. Non potrei vivere senza. E poi mi piace moltissimo cantare.

Una cosa della quale non saprebbe fare a meno?
Le persone che amo. E i libri.

C’è un motto, una frase o una canzone che le piace particolarmente?
“Il cuore è il mio bagaglio a mano”.
E’ il titolo del mio vecchi romanzo, che mi ha regalato numerosi riconoscimenti e tantissimi attestati d’affetto e di stima da parte dei lettori. Ma, è anche e, soprattutto, il mio motto di vita.

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
Link del libro
Pagina dell’autrice