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Intervista ad Anna Maria Salamina, autrice del libro “D’amore, una storia – Latitudine 44° parallelo”

Nata a Carrara, Anna Maria Salamina è stata, fin dall’infanzia, accompagnata dalla musica, in particolare dallo studio del pianoforte, che ha perseguito negli anni conseguendo la laurea presso l’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca, oltre a quella in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università di Bologna. Ciò che l’ha spinta a scrivere questo libro è stato un suo precedente racconto breve sulla madre, pubblicato insieme ad altre testimonianze, nel libro di Aldo Cazzullo Giuro che non avrò più fame. L’Italia della Ricostruzione (2018).

Oggi l’autrice ci parlerà un po’ di sé e del libro “D’amore, una storia – Latitudine 44° parallelo”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Certo. Ho pensato di inviare il mio manoscritto ad alcune case editrici, dopo un feedback positivo ricevuto da persone alle quali lo avevo fatto leggere in anteprima. Tra gli editori che mi hanno risposto ho scelto la Kimerik in considerazione di un consiglio datomi da un autore che ne sottolineava la serietà e professionalità. In effetti anch’io ho potuto constatare questi aspetti importanti, dalla valutazione iniziale alla promozione, a pubblicazione avvenuta, e a tutto ciò che ne consegue.

Quando e come nasce “D’amore, una storia – Latitudine 44° parallelo”?
Il romanzo nasce circa un paio d’anni fa quando, nel fare ordine in casa, trovai un diario di mio padre, poche pagine, con su scritti solo il giorno e il mese, settembre. L’emozione fu grande quando, come un investigatore, scoprii che si trattava del settembre del 1943, anno, per l’Italia, dell’armistizio con gli anglo-americani. Dopo quella prima scoperta mi diedi a radunare altri documenti e fonti dei miei genitori, vissuti tra il periodo antecedente la Seconda guerra mondiale fino alle soglie del nuovo millennio. Iniziai così a concepire come mettere insieme i ricordi di due persone, i due personaggi del libro, fino ad arrivare al momento del loro incontro. Per un caso, o per destino? a ognuno la libertà di scegliere.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Sì, ho Instagram sul quale mi trovo sia come @anna5marzo sia come @compagniadeitrovattori, e Facebook come @Anna Maria Salamina.

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Scrivo abbastanza spesso, dal blog sul sito che ho aperto con WordPress , che prende il nome della mia compagnia APS Compagnia de’ I TrovaTTori (con due T, siamo musicisti, attori, studiosi, ecc.), ai social, ma al momento ho un progetto di scrittura a due mani, con mio marito, poeta, del quale non anticipo altro.

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Mi occupo di arte a 360 gradi, musica e scrittura in primis, sono insegnante di pianoforte, ho dedicato alla scuola gran parte della mia vita, in servizio dall’età di 24 anni ad oggi.

Cosa le piace?
Mi piace essere sempre attiva, aiutare le persone, sono curiosa, leggo molto, e cerco ogni giorno di imparare qualcosa. Mi piace essere informata e aggiornata, per questo amo leggere i quotidiani e gli approfondimenti culturali. Mi piace la musica ascoltata dal vivo e quella praticata.

Cosa non le piace?
Non mi piace l’arroganza, la presunzione e la sciatteria, intesa come trascuratezza e non empatia, nei rapporti umani.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Per me è fondamentale fermarmi a fare il punto su di me, essendo molto autocritica, allo stesso tempo ho iniziato a praticare la meditazione per fermare la mente ed entrare in contatto con il mio profondo, a volte può bastare anche una passeggiata a contatto con la natura o mettermi a ballare, in casa, la danza libera; ho anche capito l’importanza del rispetto e dell’amore vicendevole, nel senso più ampio del termine, e riesco ad espandere questo modo di sentire in chi viene a contatto con me (penso di aver agito così nei confronti dei miei alunni, ad esempio, e spero di aver lasciato in ognuno di loro una piccola traccia).

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
È un libro che ho riletto recentemente per la seconda volta, Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estés, di cui ho amato anche Forte è la donna.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Se sbagliando s’impara, beh io posso addirittura insegnare!

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
Link del libro 
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