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Intervista ad Annalisa Ascoli, autrice del libro “Filastrocche all’improvviso – Pensieri in rima sulla vita e le emozioni”

Annalisa Ascoli nasce il primo ottobre 1966 a Potenza, città dove vive con il marito e i suoi tre figli. Grazie a una maturata esperienza sul campo, oggi riesce a muoversi agilmente nelle diverse espressioni artistiche che vanno dal disegno alla grafica e alla pittura.
Oggi l’autrice ci parlerà un po’ di sé e del libro “Filastrocche all’improvviso – Pensieri in rima sulla vita e le emozioni”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
La mia decisione di pubblicare è arrivata in seguito alle esortazioni da parte dei miei cari che leggendo le mie filastrocche mi esortavano a provarci seriamente. Non avrei mai sognato di ralizzare una cosa del genere, ho voluto vincere ogni forma di insicurezza e di timidezza che mi caratterizzano, cercando di condividere quella che a tutti gli effetti è l’espressione senza alcun filtro, della mia anima.

Quando e come nasce “Filastrocche all’improvviso – Pensieri in rima sulla vita e le emozioni”?
Il desiderio di scrivere è nato durante la pandemia, l’isolamento dovuto alla quarantena mi ha “costretta” ad osservare le cose con “nuova lentezza”. Quando guardavo fuori dalla finestra, il silenzio, le strade, i giardini sotto casa, tutto mi appariva sotto una nuova luce, incredibilmente poetica. Gli oggetti, gli animali, il cielo e la mia amatissima luna mi ispiravano. Amando Rodari da sempre ho incominciato a trasferire in rima questi miei pensieri che mi inteneriva rileggere, immaginando potessero avere lo stesso effetto sugli altri. Così ho intrapreso quest’avventura che sto vivendo oggi, per la prima volta nella mia vita.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Facebook – Instagram – e la pagina autori della Kimerik.

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Ho diversi racconti e idee da realizzare, in più cassetti!

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Attualmente sono impiegata in un ente pubblico, sono segretaria amministrativa ma in passato ho svolto sempre lavori creativi come disegnatrice o grafica pubblicitaria presso studi privati. Ho partecipato a mostre d’arte collettive e personali. Da sempre, fin dalle scuole elementari, quando vinsi un concorso letterario per bambini, ho amato scrivere racconti. Ho coltivato sempre queste mie due passioni coinvolgendo i miei tre figli in giornate ricche di creatività e di stimolo all’immaginazione. Amo leggere, nuotare e fare passeggiate nei boschi e sulle spiagge della mia bellissima Basilicata.

Cosa le piace?
Amo stare con la mia famiglia, amo la correttezza, la lealtà e le persone di buon cuore.

Cosa non le piace?
Non amo la falsità, la corsa al consumismo, all’apparenza, non amo i soprusi e tutte le forme di discriminazione e potrei continuare.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La tolleranza, il dialogo e la comprensione.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Ne ho letti diversi, mi ha colpito molto un libro di Aimee Bender “L’inconfondibile tristezza della torta al limone”, e più di tutti, quello di uno scrittore mio concittadino, Gianluca Caporaso “Il signor Conchiglia” che credo sia uno dei più bei racconti per ragazzi e non, che io abbia letto negli ultimi tempi.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
C’è una frase di Gianni Rodari, al quale rendo omaggio nel mio lavoro, che dice “le favole dove stanno? Ce n’è una in ogni cosa: nel legno del tavolino nel bicchiere nella rosa” ecco, credo che in ognuno di noi viva il bambino che siamo stati, capace di vedere con quegli stessi occhi le meraviglie del mondo che da adulti invece tendiamo a dimenticare, un tavolino, una tazza, una rosa, la luna e le stelle possono diventare così una bellissima favola che riscalda il nostro cuore di adulti.

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:
Link del libro 
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