Intervista alla scrittrice Liliana Pavan
Liliana Pavan, laureata in Pedagogia interculturale, si è occupata di problematiche legate all’immigrazione. Nel 2019 ha iniziato l’esperienza come tutrice di Mustafa.
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Liliana Pavan, autrice del libro “Io e Mustafa – Diario di una tutela”.
Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?
Tutte le persone a me vicine che hanno letto il mio diario ripetevano che dovevo pubblicarlo. Tra diverse proposte di diverse case editrici ho scelto Kimerik perchè mi è sembrata più affine al mio sentire.
Quando e come nasce “Io e Mustafa – Diario di una tutela”?
Durante il Corso di formazione per tutori volontari ci è stato consigliato di tenere un diario per documentare i tempi e i luoghi degli incontri con i minori. Ho subito fatto mia questa pratica che è andata oltre le motivazioni iniziali.
L’impegno, le iniziative, le emozioni, gli accadimenti sono stati così intensi da diventare il racconto di un rapporto complesso e importante sia per il tutore che per il tutelato: un viaggio emotivo profondo per ambedue.
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Continuo a scrivere e ho, al momento, altri due progetti in fase iniziale.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono in pensione dall’insegnamento che ha occupato, fin da molto giovane, gran parte della mia vita. L’interesse pedagogico, psicologico e sociale verso il mondo dei bambini, dei giovani e poi anche degli adulti è sempre stato preponderante lavorando anche nel mondo del volontariato.
Cosa le piace?
Mi piace essere informata su tutto ciò che accade nel mondo e mi preoccupa la mancanza di democrazia e libertà che purtroppo si riscontra ancora in alcuni Paesi.
Mi piace leggere, scrivere, andare al cinema, ai concerti, a teatro, viaggiare.
Cosa non le piace?
Non mi piace la prevaricazione, l’autoritarismo, l’egoismo, l’individualismo, l’opportunismo che impera spesso attualmente.
Vorrei un mondo migliore, giusto e senza povertà: una utopia?
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
E’ fondamentale per me avere un atteggiamento di disponibilità verso i deboli, un comportamento basato sull’onestà intellettuale prima ancora che su quella pratica.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Non potrei vivere senza leggere; negli ultimi tre anni, tra un centinaio circa di libri letti ho difficoltà ad indicarne solo uno: per il contenuto potrei citare ” Spillover” di David Coleman, ” Il pane perduto” di Edith Bruck e ” La pace è l’unica strada” di David Grossman, mentre per lo stile ” Cecità” di Jose Saramago e ” Yoga” di Emmanuel Carrère
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
“Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”