Interviste agli scrittori

Intervista alla scrittrice Teodora Chirizzi

Teodora Chirizzi nasce a San Pietro Vernotico (BR) il 17 marzo del 1981, cresce
a Cellino San Marco in provincia di Brindisi per poi trasferirsi definitivamente a
Veglie in provincia di Lecce. È laureata in Consulenza Pedagogica e
Progettazione dei Processi Formativi presso l’Università del Salento con la tesi
Letteratura, teatro e cinema in Carlo Collodi. Ha conseguito una seconda
specializzazione come Esperto in Psicopatologia dell’età evolutiva presso
l’Accademia di Sviluppo Socio-Educativo A.S.S.E di Latiano (BR) con la tesi La
mediazione scolastica. Principi, teorie e tecniche. La valenza pedagogica del
mediatore, ed è Educatore Socio-Pedagogico presso la Scuola dell’Infanzia
Paritaria “Mamma Bella” di Campi Salentina (LE). È autrice dei libri La Piccola
Do e il circo Arcobaleno e La Piccola Do alla scoperta del PerDono.

Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Teodora Chirizzi,
autrice del libro “Il Cielo ti abbraccia”.

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

La mia passione per la scrittura, in particolare per la narrazione e la favolistica,
si è manifestata precocemente in tenera età, quando mi esercitavo le prime
volte sui banchi di scuola o a casa a leggere e a scrivere. La penna e il diario
sono stati i miei inseparabili compagni di avventura. Durante la lettura di una
fiaba ero entusiasta nell’immaginare luoghi e personaggi sconosciuti, riuscivo a
commuovermi e persino ad immedesimarmi nei personaggi dei racconti. Molto
spesso sottolineavo parole chiave, nomi, luoghi che, in qualche modo,
destavano la mia curiosità e ogni qualvolta mi capitava (come mi capita ancora
oggi) di prendere un libro in mano avevo l’abitudine di annusarlo, perché mi
piaceva sentirne l’odore della carta, soprattutto quello emanato dalle pagine di
un vecchio libro. Trascorrevo il mio tempo libero a leggere storie che mi
permettevano di staccarmi dalla realtà per un istante e di farmi vivere
esperienze straordinarie solo con la mente e con il cuore. Crescendo ho cercato
di concretizzare le mie idee, le mie emozioni, i miei pensieri. Desideravo con
tutta me stessa di scriverli su carta, raccontare ciò che mi “frullava” in testa.
Così un giorno chiesi consiglio ad un mio maestro.
Gli dissi: “Maestro, avrei il desiderio di intraprendere un percorso come autrice,
vorrei scrivere per i bambini e per i ragazzi, mi piacerebbe educare mediante le
fiabe. Lei cosa ne pensa al riguardo?”.
La risposta fu la seguente: “Se puoi sognarlo puoi farlo”.
Questa frase pronunciata da Tom Fitzgerald, progettista della Disney e ripetuta
dal mio maestro in risposta al mio interrogativo, mi arrivò dritta al cuore…. Fu
chiaro, diretto, profondo ed esplicito il suo insegnamento. Infatti, l’aforisma
contiene un esplicito invito ad aprire il nostro cassetto dei sogni, a credere in
quest’ultimi e soprattutto ad avere qualcuno al nostro fianco che creda in noi e
nelle nostre capacità, che ci insegni e ci educhi a provare e a riprovare tra
impegno, sacrificio ed errori nella consapevolezza che il fallimento farà parte
comunque del viaggio

Quando e come nasce “Il Cielo ti abbraccia”?

Il Cielo ti Abbraccia nasce come storia nel 2023, lo considero il mio testamento
olografico.
Tema centrale è IL CORAGGIO E LA MOTIVAZIONE, quest’ultima la ritengo in
campo educativo un argomento sempre attuale in quanto è alla base
dell’apprendimento. Essa coincide con la voglia e con il bisogno del bambino di
scoprire, di esplorare, di conoscere ed è fortemente influenzata da alcune
componenti essenziali dell’essere umano quali: l’autostima, la fiducia nelle
proprie risorse e nelle proprie capacità. Luogo ideale in cui il bambino impara a
valutare sé stesso è, per l’appunto, la scuola, nella relazione tra pari e con il
maestro in quanto, tutta l’esperienza scolastica che lo investe funge da
specchio. I giudizi positivi e negativi ricevuti dall’insegnante durante lo sviluppo
del bambino e del ragazzo possono favorire o lenire la formazione e la
percezione del valore che ognuno di noi attribuisce alla propria persona,
condizionando anche ciò che tutti noi professionisti dell’educazione chiamiamo
“qualità delle credenze personali”, quelle che ruotano intorno alle proprie
capacità. La scuola pertanto diviene il luogo ideale dove l’esperienza sociale
condiziona la formazione dell’immagine di sé ed è di estrema importanza, in
particolar modo in questo periodo storico in cui i fatti di cronaca riguardanti i
suicidi di studenti e studentesse sia delle scuole secondarie di secondo grado
sia universitari sono purtroppo aumentati. Ma quale può essere la causa?
A mio avviso la scuola dovrebbe richiedere a tutti gli studenti non solo un
impegno di tipo cognitivo, ma anche e soprattutto prevedere lo sviluppo della
capacità empatica e di scelta in cui favorire l’orientamento e la stima di sé,
valorizzando e facendo maturare nei discenti i sogni, i desideri, le aspirazioni
personali. Ecco perché risulta importante acquisire competenze sociali,
affettive e relazionali per la formazione della propria identità e soprattutto
avere, nel percorso evolutivo di ogni singolo ragazzo, qualcuno che creda in lui.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

www.facebook.com/teodorachirizzi
www.instagram.com/teodorachirizziautrice

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

Sì ho altri progetti letterari nel cassetto con sempre accanto la Casa Editrice
Kimerik a cui sono molto grata per la costante vicinanza e professionalità.
Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali.
Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole
raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Mi chiamo Teodora, nome della mia nonna materna. Sono la prima di 15 nipoti
e questo mi lusinga molto. Sin da bambina come la Piccola Do viaggiavo in
posti lontani incontrando con la mente amici davvero interessanti. Per dieci
anni sono stata membro di una compagnia teatrale del mio paese natìo, ciò mi
ha permesso di scoprire me stessa a 360 gradi.
Ho coltivato diverse passioni nel tempo oltre la recitazione e la scrittura,
ovvero lo studio della pedagogia, inteso come “il prendersi cura dell’altro”.
Considero il mio lavoro come educatore socio pedagogico nella sezione
primavera presso la Scuola del’Infanzia Paritaria Mamma Bella il più bello e
gratificante al mondo.

Cosa le piace?

Mi piacciono le belle persone, quelle persone che incontri per strada e ti
sorridono, le persone che lottano per quello che credono, le persone
trasparenti, gentili e oneste. Lo so sono rare, ma io non smetterò di credere e
avere fiducia nell’umanità.

Cosa non le piace?

Non mi piacciono le doppie facce e la falsità. Il finto sorriso e il falso buonismo.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

Essere onesti…educati, gentili, a modo… Possedere un’integrità morale.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

La spititualità nei bambini di Maurizia Scaletti

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

Se puoi sognarlo puoi farlo