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Intervista alla scrittrice Teodora Chirizzi

Teodora Chirizzi nasce a San Pietro Vernotico (BR), il 17 marzo del 1981, cresce in un piccolo comune della Puglia, nel basso Salento chiamato Cellino San Marco (BR) tra gli alberi di ulivo e i vigneti. È laureata in Consulenza Pedagogica e Progettazione dei Processi Formativi presso l’Università del Salento con la tesi: Letteratura, teatro e cinema in Carlo Collodi. Ha conseguito una seconda specializzazione come Esperto in Psicopatologia dell’età evolutiva presso l’Accademia di Sviluppo Socio-Educativo A.S.S.E di Latiano (BR) con la tesi La mediazione scolastica. Principi, teorie e tecniche. La valenza pedagogica del mediatore, ed è Educatore Socio Pedagogico presso la Scuola dell’Infanzia Paritaria “Mamma Bella” di Campi Salentina (LE). Autrice del libro La Piccola Do e il Circo Arcobaleno, edito dalla Casa Editrice Kimerik nel 2022, è vincitrice di due concorsi letterari: “Ti racconto una favola” con la storia La Piccola Do alla scoperta del PerDono, e “AA. VV. Poesie sul Natale” con L’asinello del Bambin Gesù.


Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Teodora Chirizzi, autrice del libro “La Piccola Do alla scoperta del PerDono”.

 

 

Ci vuole dire come mai è arrivata a questa pubblicazione?

 

Nel 1992 avevo 11 anni ma mi risuonano nella testa da sempre le parole di Rosaria Costa, moglie di Vito Schifani, agente di Scorta del giudice Giovanni Falcone e vittima della strage di Capaci.

Le parole di Rosaria Costa pronunciate durante i funerali del marito, di Falcone, di Morvillo e del resto della scorta resteranno indelebili nella mia mente:

“Io, Rosaria Costa, vedova dell’agente Vito Schifani, a nome di tutti coloro che hanno dato vita per lo Stato…, chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso.

Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro (e non), ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c’è possibilità di

 PER – DONO: io vi PER – DONO.

Vi chiediamo per la città di Palermo, Signore, che avete reso città di sangue, troppo sangue di OPERARE ANCHE VOI PER LA PACE, LA GIUSTIZIA, LA SPERANZA E L’AMORE PER TUTTI.

Sono parole forti, parole che fanno venire la pelle d’oca e riflettere perché, per quanto mi riguarda, PER – DONARE è un ATTO DI FORZA E CORAGGIO.

E allora mi sono detta l’anno scorso dopo la pubblicazione de LA PICCOLA DO E IL CIRCO ARCOBALENO: “occorre educare al per- dono già nella primissima infanzia affinché alcuni fatti di cronaca come la strage di Capaci non si ripetano mai più.

Occorre educare le menti e il cuore.”

In che modo?

Attraverso la narrazione, attraverso l’esempio, come quello di Rosaria Costa.

 

Quando e come nasce “La Piccola Do alla scoperta del PerDono”?

 

La Piccola Do alla Scoperta del PerDono nasce da un lungo periodo di riflessione personale. Non si può parlare di per – dono se noi autori di racconti per bambini e adolescenti non lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, in prima persona, per esaltarne pienamente il valore della tematica che si intende affrontare.

Non si parla di perdono in senso religioso, ma in senso umano. Mi do la possibilità di liberarmi da tutto ciò che mi incatena, da tutte quelle zavorre che mi porto dietro da anni, di liberarmi da tutte quelle emozioni negative che mi attanagliano dentro. Pertanto, il per- dono deve essere inteso come UN ATTO D’AMORE che facciamo PRIMA A NOI STESSI per liberarci dalle ferite che ci hanno inferto per poi rivolgerci verso chi ci ha fatto soffrire. Il perdono può essere fatto nel silenzio del nostro cuore e non per forza ci deve essere un contro dono, eliminando così tutte le emozioni di vendetta.

Il 27 maggio 2023 si è festeggiato il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani, presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano, la cui figura è legata in prevalenza all’esperienza didattica rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata scuola di Barbiana, nell’omonima frazione del comune di Vicchio (FI). Per quest’ultimo la scuola rivestì il luogo principale in cui, attraverso l’incontro, la conoscenza e la formazione, si potessero formare i ragazzi, sviluppandone coscienza critica e personalità. Per questo motivo ho fatto mie due sue parole: “I CARE” che vuol dire, TU MI STAI A CUORE.

Tenere a cuore la crescita personale e sociale dei bambini e dei ragazzi, la sfera emotiva che li caratterizza, farli sentire accettati e accolti è una grande gioia e responsabilità perché noi educatori ci prendiamo cura della loro unicità, dei loro sentimenti e delle loro emozioni che devono essere rispettati, condivisi e correttamente gestiti al fine crescere adulti maturi e sempre meno “arrabbiati” con sé stessi e con il mondo che li circonda. Solo agendo in questo modo ed in questa direzione potremo evitare nuove stragi come quelle di Capaci.

Per questo motivo la narrazione e il perdono risultano essere il primo strumento pedagogico efficiente sin dalla tenera età per la formazione della personalità, del carattere e per l’accrescimento della propria autostima. Questi ultimi si pongono come requisiti essenziali in un mondo dove dilaga la povertà educativa.

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

 

Certamente:teodorachirizzipedagogista@gmail.com; https://www.facebook.com/teodorachirizzi/; https://www.facebook.com/teodorachirizzipedagogista/;

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linkedin: teodora chirizzi.

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

 

Sì, sto scrivendo, ho ripreso a scrivere quest’estate durante le ferie. Si è accesa nuovamente la lampadina su una tematica molto bella e interessante. La protagonista sarà sempre PICCOLA DO.

 

Riserviamo l’ultima parte delle interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

 

Sono una donna di 42 anni, moglie e mamma di due bellissime bambine. Noemimaria 12 anni e Valentina 8. La mia vita ruota gran parte del tempo attorno ai bambini. Lavoro come educatrice socio pedagogica presso la Scuola dell’Infanzia Paritaria “Mamma Bella” a Campi Salentina in provincia di Lecce. Lavorare con i bambini mi riempie di immensa gioia perché, nel mio lavoro, non sono io che insegno qualcosa a loro ma loro a me. Può sembrare un’affermazione scontata e banale, ma vi assicuro che lavorare con i bambini è fantastico.

Sono del segno dei pesci. Il mio cantante preferito è Piero Pelù.

Non mi piacciono i luoghi affollati e la confusione, preferisco posti tranquilli e rilassanti, mi piace il silenzio e non sopporto le urla…

Mi circondo di poche persone, sono sempre selettiva.

Il mio film preferito è la saga di Ritorno al Futuro.

Il mio gelato preferito è ai gusti di nocciola, pistacchio e panna.

Sono una bevitrice di caffè.

 

 

Cosa le piace?

 

 Mi piacciono le persone gentili, le persone che incontri per caso e ti sorridono. Mi piace la sincerità e le persone dirette. 

 

 

Cosa non le piace?

 

La maleducazione e l’arroganza, la falsità e il finto buonismo.

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

 

Essere sempre una persona corretta, gentile, sincera.

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

 

Nessuno. Non ho tempo per leggere.

 

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

 

(nanakorobi yaoki) è un proverbio giapponese la cui traduzione letterale sarebbe: “cado sette volte, mi rialzo otto”.