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Intervista alla scrittrice Tiziana Bruno

Tiziana Bruno è nata a San Cesario di Lecce (LE) nel 1970, attualmente vive a Lequile. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L19) con una tesi dal titolo I cambiamenti nella cultura dell’infanzia: una analisi critica, presso l’Università Aldo Moro di Bari nel 2018. A completamento di questo percorso di studio risale al 2020 la laurea magistrale in Consulenza Pedagogica e Progettazione dei Processi Formativi (LM50) con una tesi dal titolo Il bambino competente: l’educatore come immaginatore di contesti per formare alla creatività, presso l’Università del Salento a Lecce. È la Legale Rappresentante della Società Cooperativa “Il Quadrifoglio”, nonché coordinatore pedagogico del Centro ludico educativo, una struttura per l’infanzia che accoglie bimbi dai 3 mesi ai 3 anni di età e che lei stessa ha aperto nel suo comune di residenza. Svolge Consulenza pedagogica alla genitorialità e di coppia ed è specializzata nell’Interpretazione del disegno infantile e adulto per analizzare determinati tratti della personalità HTP.

Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Tiziana Bruno, autrice del libro “La libertà di giocare – L’importanza del gioco per lo sviluppo del bambino”.
Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?

Da piccola ho sempre letto moltissimo. Non solo per studiare, ma anche per hobby. Premetto che io e la penna siamo una cosa sola nel senso che adoro scrivere. mi piace inventare poesie e filastrocche simpatiche in rima per bambini. Ogni occasione è buona per mettere sul foglio quello che mi viene in mente.

Quando e come nasce “La libertà di giocare – L’importanza del gioco per lo sviluppo del bambino”?

L’idea del libro è nata durante la ricerca per la mia tesi magistrale in Consulenza Pedagogica incentrata proprio sulla cultura dell’infanzia, sull’importanza del gioco per lo sviluppo cognitivo del bambino, sulla necessità di rispettare i tempi di apprendimento di ogni singolo bimbo. Infatti, nel nostro Centro educativo per l’infanzia adottiamo il metodo della Pedagogia della lumaca che cerca di far capire l’importanza di crescere senza fretta, evitando di considerare lo sviluppo infantile, come una gara a chi riesce prima. A mio dire, niente di più sbagliato. Quindi, stando a contatto ogni giorno con i bimbi dai 3 mesi ai 3 anni, mi impegno a far sì che i genitori rispettino i tempi del proprio figlio, di conseguenza loro non dovrebbero essere frettolosi a farlo crescere in fretta accelerando le sue tappe evolutive. Da qui l’idea di scrivere questo libro di facile comprensione, in quanto non uso paroloni tecnici incomprensibili risultando una lettura molto scorrevole. Da pedagogista il mio scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ad assaporare e a valorizzare tutte le tappe infantili perché l’infanzia è un’età troppo bella che non tornerà e non sarebbe giusto adultizzarla “bruciando” le varie fasi di sviluppo. Invece, se viene vissuta in modo sereno contribuisce alla formazione dell’uomo di domani attento all’ambiente che lo circonda.

Quindi quale migliore strumento di promozione e divulgazione se non un libro?

Al fine di adempiere all’intento di sensibilizzazione, ci tengo a dire che devolverò il ricavato della vendita del libro all’associazione denominata Per un sorriso in più che opera a supporto globale e permanente del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

Sì ho un profilo Facebook con il mio nome e cognome e un profilo Instagram tiziana.bruno.39 sui quali pubblico notizie riguardanti la mia professione e qualche notizia personale ma non troppo.

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

Sì. Sto lavorando con altri professionisti del settore ad un nuovo progetto dedicato ai bambini. Si tratta di un lavoro curato nei minimi particolari, ma per il momento non posso esprimermi più di tanto. Vi posso solo garantire che durante la lavorazione noi stessi ci siamo emozionati perché abbiamo messo in
gioco i nostri sentimenti.

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autrice, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

Sono sposata e ho due figli. Sono pedagogista e lavoro con i bambini. Conduco una vita normale, mi piace stare in compagnia di amici e penso di essere molto socievole.

Cosa le piace?

Nel tempo libero, mi piace leggere, passeggiare, cucinare e a volte, anche dopo una stancante giornata lavorativa, per rilassarmi mi piace preparare dolci.

Cosa non le piace?

Non mi piace la solitudine. Non mi piace annoiarmi. Non mi piace oziare e anche durante il periodo di ferie trovo sempre qualcosa di importante a cui dedicare del tempo libero.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

Al primo posto c’è la mia famiglia, il resto viene dopo. Gli affetti sono fondamentali e non vanno trascurati. Faccio di tutto, nonostante gli impegni professionali a non far mancare niente alla mia famiglia.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

Non c’è un libro in particolare, perché quelli che scelgo di leggere riguardano il mio lavoro. Molti libri sull’interpretazione del disegno infantile e adulto, perché c’è tanto da scoprire attraverso il disegno. Il disegno utilizzato per analizzare determinati tratti della personalità ci guida ad aiutare un soggetto in difficoltà, oppure attraverso il disegno può trasparire molta serenità.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate.