Intervista allo scrittore Gabriele Rocchetti
Gabriele Rocchetti, classe 1997, è alla sua prima esperienza di pubblicazione. È docente di Lettere e Storia, musicista, amante dell’Arte e del Bello, della Natura e, in fin dei conti, della Vita.
Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Gabriele Rocchetti, autore del libro “Parva Lyrica”.
Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?
Ho scelto dopo svariato tempo di dare a numerose composizioni la Luce che a parer mio meritano. Luce riflessa che va poi ad illuminare in qualche modo la mia Anima, donandole un’espressione che la libera e rassicura come una bambina in braccio al genitore.
Quando e come nasce “Parva Lyrica”?
Parva Lyrica è il parto di una gestazione lunga diversi anni, almeno gli ultimi 3, di composizioni riposte nel cassetto. I periodi di creatività si alternano in me, passando da una Morte stagnante ad una Vita rigogliosa. Anche nel campo musicale è la stessa cosa. Ho saputo acciuffare questa volta la Vita, o almeno un suo granello di polvere fatata, facendomi guidare. Spesso ho guardato Dentro a partire dal Fuori o semplicemente mi sono affacciato Dentro. Ed ecco Parva Lyrica.
Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Sì, il profilo Instagram collegato alla mia attività di autore è tuttovive.qui . Quello personale – e collegato all’attività di musicista – è staphysagria_sp .
Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Al momento la Vita comanda, dunque sì, sto collezionando altre liriche oltre a canzoni.
Riserviamo l’ultima parte dell’intervista a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Sono un insegnante di Lettere e Storia, al momento precario. Ho già detto di essere anche un musicista, sia solista sia con due gruppi. Suono il basso elettrico, la chitarra e canto.
Credo sia sufficiente questo!
Cosa le piace?
La Natura, in tutte le sue forme. È impossibile utilizzare parole umane per descriverla. I Gatti.
Il Vino e il Cibo.
E la Serenità, l’Amore, la vera amicizia; sono banale, vero? Non importa.
La Stabilità. E l’Instabilità. La Dipendenza. E l’Indipendenza.
La Storia, motore della Vita, la Letteratura, sua faccia.
Cosa non le piace?
Il Maiale.
Il Reggaeton e la Trap.
La stabilità. E l’instabilità.
La Dipendenza. E l’Indipendenza.
Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
Almeno un obiettivo.
E giunti ad un certo punto, ognuno ha il proprio, la disponibilità a guardare Dentro se stessi con tutto quello che ne consegue.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
Il mio libro preferito è e resta Les fleurs du mal di Charles Baudelaire. La sua consultazione è periodica.
C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Skoteinòs. È una parola greca antica che significa pieno di oscurità, coperto con oscurità.
Sprazzi di Luce sorridono.