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Intervista allo scrittore Riccardo Volpara

 

Riccardo Volpara, sposato con tre figli, nasce nel 1963 in Liguria, terra dove vive e che ama profondamente. Ingegnere, laureato a pieni voti presso la facoltà di Ingegneria Nucleare del Politecnico di Torino, per professione dirige un Settore Tecnico di un Ente Pubblico, occupandosi di Urbanistica, Edilizia Privata, Tutela del Paesaggio, Protezione Civile e Demanio Marittimo. L’Autore è altresì un grande appassionato di scacchi, studioso della storia del gioco, e annovera, fra i suoi interessi, la matematica, con particolare riguardo alla Teoria dei Numeri, la fisica e la filosofia. Ha viaggiato molto e ha una predilezione per la poesia. Alcune sue poesie sono state pubblicate dalla Casa Editrice Kimerik nell’antologia “Poeti italiani” nel periodo 2014 – 2017.


Eccoci, curiosi e interessatissimi finalmente conosciamo Riccardo Volpara, autore del libro “Divagazioni matematiche sulla scacchiera”.

 

 

Ci vuole dire come mai è arrivato a questa pubblicazione?

Deriva tutto dall’intreccio di due passioni, la matematica e gli scacchi, coltivate per decenni e che, all’improvviso, si sono tramutate nell’ispirazione per un libro, il cui filo conduttore è la presentazione del gioco degli scacchi come una forma di espressione artistica quando raggiunge la “bellezza”, ma che comunque resta, fondamentalmente, un “fare matematica”, ove si ricerca la soluzione ad un unico problema, costituito dalla classica posizione iniziale dei pezzi su una scacchiera, utilizzando un insieme di regole che conducono a ulteriori posizioni più o meno corrette. Si parla infatti di ricerca della verità sulla scacchiera, proprio come ci si riferisce alle verità matematiche.  

 

 

 

 

 

Quando e come nasce “Divagazioni matematiche sulla scacchiera”?

Nel 2023 l’idea è nata spontaneamente, sulla scorta di tantissime letture riguardanti entrambe le discipline. Il corso di Laurea in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Torino ai miei tempi imponeva allo studente la necessità di superare svariati esami di matematica. Ricordo in particolare gli spazi ad n dimensioni introdotti da Hilbert, grandissimo matematico, che caratterizzavano un nuovo concetto di geometria e conducevano a speculazioni apparentemente slegate dalla realtà. Nelle conclusioni del libro, quasi a concludere un viaggio interiore, la visione di Hilbert riappare e, per usare un’espressione geometrica, chiude il cerchio di un’esperienza, intendo la scrittura di Divagazioni, ove mi soffermo su vari temi, senza mai dimenticare il filo conduttore di cui parlavo prima.   

 

 

 

 

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?

Non ho un profilo Social.

 

 

 

 

 

 

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?

Non sto scrivendo e attualmente non ho altri progetti letterari. Comunque, scrivere un giallo è stato e resta il mio sogno da quando ero ragazzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserviamo l’ultima parte dell’interviste a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?

Per professione dirigo, in qualità di Ingegnere, un Settore Tecnico di un Ente Pubblico e mi occupo di Urbanistica, Edilizia Privata, Tutela del Paesaggio, Protezione Civile e Demanio Marittimo. Mia moglie ed io viviamo in Liguria e abbiamo tre figli, ormai tutti adulti.

 

 

 

 

 

 

Cosa le piace?

Mi piace molto leggere e giocare a scacchi on line. Amo stare in famiglia e trascorrere una vita il più possibile tranquilla. Mi piace anche il mio lavoro, trovo l’Urbanistica affascinante, nella misura in cui viene concepita per far vivere meglio la gente, in luoghi più vivibili, organizzati e curati. La disciplina che mi assorbe maggiormente è l’Edilizia Privata, cioè la sua applicazione pratica, che pone spesso problemi, per risolvere i quali necessita ragionare considerando aspetti tecnici e aspetti giuridici, secondo me in un modo molto affine al metodo scientifico. 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa non le piace?

Forse è banale dirlo, tutto ciò che non contempla il rispetto degli altri. 

 

 

 

 

 

 

 

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?

Al netto di ogni ipocrisia, la salute. E’ il più grande dono. Poi la famiglia e gli affetti profondi che mi legano ad essa.

 

 

 

 

 

 

 

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?

Sono appassionato di libri gialli, mi piacciono in particolare le opere di Sir Arthur Conan Doyle, Agatha Christie e Georges Simenon. La mia attenzione è stata più recentemente attratta anche dalle spy story. In questi ultimi anni ho letto i tre libri che compongono la cosiddetta “Trilogia di Karla” di John Le Carrè, “La Talpa”, “L’onorevole scolaro” e “Tutti gli uomini di Smiley”. “La Talpa” è quello che preferisco.

 

 

 

 

 

 

 

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?

Non so se mi caratterizzi, però mi affascina la frase del poeta mistico Rumi: “L’amore è il ponte tra te e ogni cosa”.