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Intervista ad Antonino Orlando, autore del libro “La mia poesia fuori dal tempo”

Antonino Orlando nasce a Vicari, in provincia di Palermo, il 16 novembre del 1944. Si dedica a scrivere poesie ogni qualvolta trova la giusta ispirazione. Tra le sue opere spiccano i testi di natura tecnica e giuridica Contabilità nelle scuole, I revisori dei conti e L’Attività amministrativa, editi entrambi nel 1982, nonché i saggi Individuo e Società (edito nel 2019 dalla Casa Editrice Albatros – Il Filo), Sulle ali della giustizia (edito nel 2020 dalla Casa Editrice Kimerik) e Verso l’alba della rinascita (edito nel 2021 dalla Casa Editrice Kimerik).
Oggi l’autore ci parlerà un po’ di sé e del libro “La mia poesia fuori dal tempo”.
Ci vuole dire com’è arrivato a questa pubblicazione?
Avevo iniziato a scrivere un saggio di natura politica e sociale, ma improvvisamente mi fermai, non per il noto blocco dello scrittore, quanto per avere constatato un ormai altrettanto noto disinteresse dei giovani verso la lettura dei libri impegnativi. Poi, sfogliando il mio archivio, mi sono tornati i ricordi di alcune poesie che avevo scritto saltuariamente nel corso degli anni. Quindi, mi sono reso conto che potevo farne una raccolta per pubblicarla. Così, le ho selezionate, ho scelto quelle che mi sembravano più idonee e le ho presentate per la pubblicazione.

Quando e come nasce “La mia poesia fuori dal tempo”?
Questo libro nasce in origine dalla mia naturale tendenza a scrivere poesie, che non ho mai avuto la possibilità di sviluppare per i tanti impegni di lavoro e di famiglia. Ho conservato gelosamente tutte le poesie che ho scritte, anche quelle che oggi non sono più di mio gradimento. Inoltre, in occasione della scrittura degli ultimi miei tre libri, ho scritto e vi ho inserito dei versi in relazione agli argomenti trattati. Perché fuori dal tempo? Perché non hanno l’ambizione delle poesie immortali di altri tempi, né di quelle della nostra epoca, esse contengono la mia libera espressione toccando in vari modi argomenti diversi e hanno spesso l’amore universale che le accomuna.

Ha un profilo Social? Ci vuole dare il suo Domicilio virtuale?
Si. https://www.facebook.com/antonino.orlando.75641

Sta scrivendo? Ha altri progetti letterari nel cassetto?
Attualmente penso di ritornare a dedicarmi alla saggistica, alternandola alla poesia ogni qualvolta ne avvertirò l’intensa ispirazione cercando di non lasciarmela sfuggire.

Riserviamo l’ultima parte dell’intervista a domande personali. Conosciamo meglio l’autore, ci racconti, di cosa si occupa? Si vuole raccontare e vuole raccontarci il suo mondo privato?
Dopo aver lasciato il mondo del lavoro, non posso dire di fare esclusivamente il pensionato. Mi tengono occupato i miei nipoti, almeno quelli più piccoli, cioè faccio il nonno per circa due o tre pomeriggi la settimana. Mi occupo di curare un piccolo terreno fuori città, collaboro con mia moglie per ciò che è necessario per la casa. La visione degli spettacoli televisivi serali non manca, mentre quella del cinema o del teatro lirico si aggiunge saltuariamente alle altre occupazioni. E infine, da non considerare come ultima, scrivo ciò che la mia mente produce.

Cosa le piace?
La serenità dell’anima, per potere guardare il mondo in cui viviamo senza essere ferito dalle bruttezze che l’odierna civiltà tecnologica ci elargisce ogni giorno. Per conquistare questa serenità cerco di utilizzare quel livello di virtù della saggezza che le mie riflessioni e i miei studi mi consentono di raggiungere.

Cosa non le piace?
Ciò che la stessa società distrugge: il pianeta Terra, che soffre per la continua perdita della sua originaria natura paradisiaca. L’uomo ha dimenticato la natura e ne approfitta danneggiandola, mettendo a rischio estremo la vita del pianeta.

Invece nella sua vita cosa reputa fondamentale?
La insistente ricerca del sapere per acquisire una sempre maggiore visione e comprensione dell’esistenza umana.

Il libro più bello che ha letto negli ultimi 3 anni?
La mia lettura verte quasi sempre sui saggi n e sui libri di filosofia, che vanno da Socrate a Platone e, recentemente, a Cartesio e ad Aristotele.

C’è un motto, una frase o un aforisma che potrebbe caratterizzarla?
Quando un pensiero affligge la tua mente, sali sulla cima del tuo colle immaginario e guarda giù con distacco il mondo intero ai tuoi piedi, così potrai meglio comprendere e rasserenarti.

Alla prossima emozione condivisa e buona lettura:

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